ROMA (MF-DJ)--La diga che sembrava essere stata eretta per mantenere Alessandro Rivera al vertice del dipartimento del Tesoro non ha retto. È l'attuale capo economista del Mef, Riccardo Barbieri Hermitte, la scelta del ministro Giancarlo Giorgetti per sostituire l'alto funzionario e sbloccare così una delle caselle chiave di Via XX Settembre, dalla quale passano, tra gli altri, tutti i dossier bancari e le operazioni per l'uscita dello Stato, da Ita e dal Monte dei Paschi di Siena.

L'avvicendamento dei vertici dei dipartimenti di Via XX Settembre, scrive Milano Finanza, è completo. L'unica conferma è stata quella di Biagio Mazzotta a Ragioniere Generale dello Stato. La direzione generale Finanze era già passata di mano, con l'arrivo dall'Agenzia delle Entrate di Giovanni Spalletta in sostituzione dell'uscente Fabrizia Lapecorella, oggi capo dipartimento al ministero per le Politiche europee e il Pnrr.

Come annunciato da MF-Milano Finanza cambia anche la guida del dipartimento per l'amministrazione generale, la struttura che cura gli approvvigionamento, la logistica e gli stipendi del dicastero.

Al posto di Valeria Vaccaro, Giorgetti ha scelto Ilaria Antonini.

Barbieri è stata la carta coperta fino all'ultimo. Un ottimo macroecomista, spiega chi ha avuto modo di lavorare con lui, oggi a capo della direzioni Analisi economico-finanziaria del Tesoro. Market strategist con venticinque anni di esperienza nei mercati finanziari, ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, JP Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch. Adesso toccherà a lui gestire alcune della partite bancarie che attendevano chiarezza sul nuovo dg, a partire dai decreti attuativi del progetto Glam di Amco, la controllata attiva nella gestione degli npl, che punta a mettere in sicurezza i crediti garantiti emessi durante la pandemia. O ancora la nomina del nuovo ad di Mediocredito Centrale.

Il Mef presenterà inoltre una proposta di riforma del modello organizzativo, con una diversa articolazione dei dipartimenti, «con lo scopo di assicurare il raggiungimento degli importanti obiettivi assegnati in primo luogo a livello europeo e internazionali».

Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile scorporo delle deleghe sulle partecipazioni, soluzione ipotizzata per mantenere Rivera nell'incarico di dg del Tesoro. Inoltre, in vista della riforma della governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si ipotizza di portare sotto l'ombrello del ministero per il Pnrr la struttura della Ragioneria incaricata di rendicontare e controllare le spese legate al Recovery. Soluzioni, che secondo quanto raccolto da MF-Milano Finanza non sarebbero però all'ordine del giorno.

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