Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati asiatici da parte di Jamie McGeever, editorialista dei mercati finanziari.

La preoccupazione persistente per lo scivolamento della Cina verso la deflazione e la cautela in vista dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti terranno i mercati sotto controllo giovedì, mentre gli investitori guarderanno anche alla decisione sui tassi d'interesse dell'India, all'inflazione all'ingrosso del Giappone e ai dati sul PIL delle Filippine.

La rinnovata tensione tra gli Stati Uniti e la Cina potrebbe tornare sul radar degli investitori, con la Casa Bianca che ha dettagliato i piani per proibire alcuni investimenti statunitensi in tecnologia cinese e richiedere che il governo venga informato di altri investimenti.

Sebbene le azioni cinesi siano scese per un terzo giorno mercoledì, il resto dell'Asia si è scrollato di dosso i dati sulla deflazione cinese e l'indice MSCI Asia ex-Japan è salito dello 0,5%, registrando la migliore performance di questo mese.

Forse c'è stato un po' di sollievo per il fatto che il tasso annuo di deflazione del -0,3% non è stato così grave come il -0,4% che gli economisti si aspettavano - di certo è stato sufficiente per sollevare l'indice delle sorprese economiche della Cina ai massimi dal 26 giugno.

Allo stesso modo, una lettura più benigna dell'inflazione statunitense giovedì rispetto alle stime del consenso potrebbe sollevare un po' di malinconia che è scesa sui mercati da quando Fitch ha tolto agli Stati Uniti il rating di credito tripla A il 1° agosto.

Wall Street potrebbe avere un po' di sollievo, dato che l'S&P 500 è sceso mercoledì per la sesta sessione su sette, in vista del rapporto sull'inflazione di luglio, che dovrebbe mostrare un aumento del tasso annuale di aumento dei prezzi al consumo al 3,3% dal 3,0%.

Tenga però d'occhio i prezzi del petrolio. I futures sul greggio sono i più alti da gennaio e ora sono scesi solo del 9% rispetto a un anno fa - si tratta di un impulso deflazionistico molto più debole rispetto al calo del 40% su base annua registrato a giugno.

Sempre sul fronte dell'inflazione, si prevede che il tasso annuale di inflazione dei prezzi all'ingrosso in Giappone sia sceso al 3,5% a luglio dal 4,1% di giugno. Sarebbe il più basso dal marzo 2021 e il settimo calo consecutivo dal picco del 10,2% di dicembre.

La Reserve Bank of India, nel frattempo, si prevede che giovedì manterrà il suo tasso repo fermo al 6,50%, ma che adotterà un tono molto più falco di fronte al recente aumento dei prezzi dei generi alimentari, che è stato più netto del previsto e che si è visto durare più a lungo.

I mercati dei tassi di interesse stanno valutando una discreta possibilità di rialzo di un quarto di punto, se non questa settimana, sicuramente entro la fine dell'anno. I trader valutari non sembrano aspettarsi un rialzo - la rupia si presenta all'incontro con il minimo storico di ottobre, intorno a 83 per dollaro.

Ecco gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati giovedì:

- Decisione sui tassi d'interesse in India

- Inflazione dei prezzi all'ingrosso in Giappone (luglio)

- PIL delle Filippine (2° trimestre)