Lo ha detto un portavoce al quotidiano Svenska Dagbladet.

L'Unione europea sospetta che dietro le perdite di gas sui gasdotti sottomarini russi diretti in Europa ci sia un sabotaggio e ha promesso una risposta "robusta" a qualsiasi blocco intenzionale delle sue infrastrutture energetiche.

"Due di queste quattro si trovano nella zona economica esclusiva della Svezia", ha riferito al quotidiano la portavoce della Guardia Costiera Jenny Larsson nella tarda serata di ieri. Le altre due violazioni sono state riscontrate nella zona economica esclusiva danese.

La guardia costiera non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento da parte di  Reuters giovedì.

Sebbene nessuno dei due gasdotti fosse in uso al momento delle presunte esplosioni, le condutture erano piene di gas che si è riversato nel Mar Baltico dopo il danneggiamento di lunedì.

La quarta perdita è stata riscontrata sul gasdotto Nord Stream 2, nelle immediate vicinanze di una falla più grande trovata sul vicino Nord Stream 1, secondo quanto detto dalla guardia costiera svedese.

Questa settimana, le autorità danesi hanno segnalato un foro in ciascuna delle due sezioni del gasdotto nelle loro acque.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)