ROMA (MF-DJ)--L'Italia si classifica al 36* posto, su 196 Paesi e

territori, per corruzione e altri reati "colletti bianchi", secondo il

Global Corruption Index (GCI) 2021 di Global Risk Profile. Giunto alla

quarta edizione, il Rapporto fornisce una valutazione sullo stato della corruzione e di altri crimini white collars nel mondo.

Il Paese offre, in particolare, una forte trasparenza a livello

societario e di proprietá e le autoritá italiane possono cooperare

efficacemente a livello internazionale per combattere il riciclaggio di

denaro. Il suo punteggio GCI (30,1/100) è tuttavia appena al di sotto

della media dei Paesi del G20 (32,2/100). Anche per quanto riguarda l'Ue,

il Paese è in ritardo, posizionandosi al 19* posto su 27 Paesi.

Questa nuova versione del Rapporto include importanti implementazioni,

compresi ulteriori criteri di misura del rischio. Il sottoindice "White

Collar Crime" e` arricchito con dati sul segreto bancario, sanzioni,

cooperazione internazionale e trasparenza della titolarita` effettiva.

L'edizione 2021 del GCI e` anche la prima ad essere emessa sulla base

dei dati raccolti post- dichiarazione della Pandemia di Covid-19. Sebbene

non sia possibile dedurre un effetto causale, la crisi sanitaria e` andata e va in parallelo a una aumentata percezione della corruzione e a un calo generale dell'efficacia dei governi tra il 2020 e il 2021.

Nel 2021 la Finlandia e` al primo posto nel GCI, seguita da Norvegia,

Nuova Zelanda, Danimarca e Svezia. Questi cinque Paesi hanno gareggiato ai massimi livelli negli ultimi 3 anni, consolidando le loro posizioni leader nel GCI.

Il continente europeo rimane la regione piu` performante, con il

punteggio di rischio piu` basso (29,7), ben davanti all'Oceania (39,6) e

al Nord America (43,6), rispettivamente 2° e 3° nella classifica regionale.

I migliori risultati per regione sono stati raggiunti dal Canada per il

Nord America, Uruguay per il Sud America, Finlandia per l'Europa,

Mauritius per l'Africa, Singapore per l'Asia e la Nuova Zelanda per

l'Oceania.

Gli Stati Uniti sono al 35* posto, mentre Cina e Russia si trovano

rispettivamente al 118* e 120* posto. I migliori classificati nelle prime

posizioni del GCI, come il Regno Unito (8*), i Paesi Bassi (11*), la

Svizzera (12*), la Germania (14*) e il Lussemburgo (17*), sono arretrati a causa delle scarse prestazioni nel " sottoindice White Collar Crimes", che misura in particolare i rischi legati al riciclaggio di denaro e al

finanziamento del terrorismo.

Il Lussemburgo presenta il divario piu` elevato tra i primi 20 best

performer del GCI, perdendo 50 posizioni tra il sottoindice "Corruption"

(9*) e il sottoindice "White Collar Crimes" (59*). Cio` aumenta la

consapevolezza sull'importanza di andare oltre la nozione di corruzione,

aggiungendo altre misure sulla criminalita` dei colletti bianchi per

ottenere una valutazione del rischio piu` completa e sfumata a livello

globale.

I Paesi che presentano il rischio piu` elevato nel GCI sono Repubblica

Democratica del Congo, Yemen, Libia, Siria e Corea del Nord, ultimi

arrivati.

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

November 08, 2021 09:00 ET (14:00 GMT)