Le notizie altrove potrebbero rendere la lettura più cupa. Gli indici PMI, gli utili aziendali del secondo trimestre e le dispute sulle forniture di gas in Europa dovrebbero far luce su come si sta delineando la crescita economica.

Ecco la sua settimana sui mercati da Dhara Ranasinghe e Sujata Rao a Londra, Kevin Buckland a Tokyo e Lewis Krauskopf a New York.

1/ BCE: CI STIAMO AVVICINANDO

La BCE sta per diventare una delle ultime grandi banche centrali a partecipare al ciclo globale di rialzo dei tassi, con una mossa di un quarto di punto giovedì, che sarà il suo primo aumento dal 2011.

Ma se l'aumento dei tassi di luglio per contenere l'inflazione da record è un affare fatto, la vera domanda è se sia possibile un aumento più consistente a settembre, dato che la crisi delle forniture di gas in Europa potrebbe innescare una recessione economica.

La BCE sarà anche messa sotto pressione per quanto riguarda i dettagli di uno strumento "anti-frammentazione" pianificato per contenere lo stress del mercato obbligazionario - qualcosa che potrebbe essere messo alla prova presto se persistono le nuove turbolenze politiche in Italia.

E non dimentichiamo il calo dell'euro verso la parità rispetto al dollaro - un altro grattacapo per la BCE, dato che un indebolimento della valuta esacerba l'inflazione.


Grafico: Politica monetaria della BCE,

2/ BOJ: NON ANCORA

L'unica costante tra le banche centrali più grandi del mondo - l'impegno incrollabile del Giappone verso una politica di allentamento super-carico - sarà nuovamente in mostra giovedì.

Il governatore Haruhiko Kuroda afferma che l'economia ha ancora bisogno di sostegno, e lo perseguirà anche se lo yen crolla ai minimi pluridecennali, minato dalla crescente divergenza dei tassi di interesse con la Federal Reserve statunitense.

Per le aziende e i consumatori giapponesi, il dolore per l'inflazione determinata dalle materie prime potrebbe peggiorare, con i dati di venerdì che dovrebbero mostrare che l'inflazione di base rimarrà al di sopra dell'obiettivo della BOJ per un terzo mese. Ma la BOJ potrebbe usare la tiepida crescita dei salari come scusa per mantenere la rotta dello stimolo.

Le scommesse sulla capitolazione della BOJ si sono finora rivelate premature e grazie allo stimolo dell'acquisto quotidiano di obbligazioni, i rendimenti sono tornati sotto controllo. Ma l'abbuffata ha un costo: la metà dei titoli di Stato in circolazione è ora nelle mani della banca centrale.

Grafico: Equilibrio della BOJ,

3/ IL GAS FLUIRÀ?

Le imprese e i governi europei sono ansiosi di vedere se la Russia riaprirà il suo condotto di gas Nord Stream 1 il 21 luglio, dopo 10 giorni di manutenzione annuale.

Le forniture attraverso Nord Stream erano già state ridotte il mese scorso al 40% della capacità, cosa che Mosca ha imputato alla mancata restituzione da parte del Canada delle turbine inviate per le riparazioni. La turbina è stata restituita, ma molti temono che la Russia tenga comunque chiusi i rubinetti del gas come ritorsione per le sanzioni occidentali.

I prezzi del gas in Europa, aumentati del 400% dallo scorso luglio, potrebbero salire alle stelle se Nord Stream rimarrà chiuso. I piani per rifornire i serbatoi di stoccaggio prima dell'inverno sono in disordine e la Germania, potenza industriale, potrebbe essere costretta a razionare il carburante.

Anche Gazprom non è esente da problemi. Il periodo di grazia per i pagamenti di due obbligazioni internazionali scade il 19 luglio e se i creditori stranieri non saranno pagati entro tale data, l'azienda sarà in default.


Grafico: Livelli di stoccaggio del gas in Europa,

4/AVVERTENZE SUGLI UTILI

Si prevede che le aziende dell'S&P 500 aumenteranno gli utili annuali in modo sostenuto quest'anno, ma potrebbero faticare a soddisfare tali aspettative rialziste, dato che l'economia statunitense si sta raffreddando e l'inflazione sta facendo salire i costi...

Secondo Refinitiv IBES, gli utili del secondo trimestre dovrebbero aumentare di quasi il 6% rispetto al periodo precedente, ma giovedì JPMorgan e Morgan Stanley hanno iniziato la stagione in modo negativo. Altre perdite rischiano di far scendere ulteriormente i mercati azionari.

I guadagni di Goldman Sachs, Johnson & Johnson, Netflix e Tesla sono tra quelli che arriveranno la prossima settimana. I risultati saranno presentati all'ombra della Fed, che secondo alcuni potrebbe aumentare i tassi di un intero punto percentuale questo mese.


Grafico:Guadagni trimestrali S&P 500 Guadagni trimestrali S&P 500,

5/PMI DOLORE

Dagli Stati Uniti all'Australia, l'aumento dei tassi di interesse non ha ancora frenato l'inflazione. Quanto stiano colpendo l'attività economica, le letture PMI 'flash' lo mostreranno il 22 luglio.

A giugno, gli indici dei responsabili degli acquisti negli Stati Uniti e in Europa erano superiori a 50, il che implica che l'attività è ancora in espansione. Ma il recente flusso di dati, in particolare l'indebolimento della domanda dei consumatori, indica che le letture di luglio potrebbero ammorbidirsi.

Questo vale soprattutto per la zona euro, anche se qui i tassi di interesse devono ancora iniziare a salire.

La Cina potrebbe essere il punto luminoso. L'allentamento dei blocchi COVID-19 ha riportato i PMI di giugno al di sopra di 50, e a luglio è probabile che i settori manifatturiero, dello shopping e dei viaggi siano saliti di un'altra tacca.

Grafico: PMI,