Il quadro programmatico di finanza pubblica, secondo la bozza vista da Reuters, vede il debito calare al 153,5% alla fine di quest'anno dal 155,6% del 2020 e proseguire la discesa fino al 146,1% indicato nel 2024, stando al documento visto da Reuters.

Il deficit resta pressoche' stabile al 9,4% del Pil nel 2021 (ma era visto salire fino all'11,8% in aprile) e si riduce al 5,6% nel 2022 per restare comunque sopra la soglia europea del 3% fino al 2024 (3,3%).

A livello tendenziale, cioe' a legislazione vigente, l'indebitamento si ridurrebbe al 4,4% l'anno prossimo, il che implica che il governo si riserva un margine di bilancio pari a 1,2 punti percentuali di Pil, oltre 22 miliardi di euro, per finanziare nella legge di Bilancio 2022 nuovi interventi di stimolo.

"Ipotizzando che il grado di restrizione delle attività economiche e sociali legato al Covid-19 si vada via via riducendo, l'intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il Pil e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019".

"Si può prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti", si legge nella bozza.

Il Tesoro stima una crescita del 6% quest'anno -- il terzo trimestre dovrebbe segnare un ulteriore recupero del Pil, con un incremento sul periodo precedente pari al 2,2% -- e del 4,7% nel 2022.

(Giuseppe Fonte, in redazione a Roma Stefano Bernabei)