MILANO (MF-DJ)--La banca centrale turca ha mantenuto il suo tasso di riferimento stabile al 14%, una mossa ampiamente vista dagli analisti come una pausa nel ciclo di allentamento iniziato a settembre piuttosto che come la fine del ciclo stesso.

La decisione di mantenere il costo del denaro stabile era ampiamente prevista e segue una serie di tagli che hanno ridotto il tasso di riferimento di un totale di 500 punti base negli ultimi quattro mesi del 2021.

La banca ha iniziato l'aggressivo ciclo di allentamento sotto la pressione del presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha scommesso su un credito più conveniente e una lira più debole per stimolare la crescita attraverso una spinta di esportazioni e investimenti. La corsa ai tagli dei tassi, tuttavia, ha innescato volatilità valutaria e un'impennata dell'inflazione.

La lira è stata la valuta dei mercati emergenti con la performance peggiore nel 2021, chiudendo l'anno in ribasso del 44%, mentre l'inflazione è salita al 36,08% a dicembre, il massimo degli ultimi 19 anni. Il costo delle merci importate, in particolare dell'energia, è aumentato vertiginosamente mentre la valuta si è deprezzata, alimentando le pressioni sui prezzi.

La banca ha accusato per il balzo dell'inflazione il "comportamento di prezzo distorto a causa di formazioni malsane dei prezzi nel mercato dei cambi" nonché l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei vincoli di offerta.

"Il Comitato prevede che il processo di disinflazione inizi sulla scia delle misure adottate per la sostenibilità dei prezzi e della stabilità finanziaria insieme al calo dell'inflazione dovuto all'effetto base. Di conseguenza, il Comitato ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento", ha affermato la banca.

lus


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January 20, 2022 06:50 ET (11:50 GMT)