MILANO (MF-DJ)--La pandemia che ha portato al lockdown ha sostenuto i player del food delivery. Al punto che in Italia lo scorso anno il giro d'affari del settore si è attestato sui 7-800 milioni rispetto ai 566 milioni del 2019 (+56% sul 2018).

Si tratta, scrive MF, di un business che oramai rappresenta il 30% di tutte le consegne a domicilio. A trarre vantaggio da questa condizione di mercato sono i principali operatori internazionali: Deliveroo, Glovo e Just Eat. In tale contesto punta a crescere e a conquistare spazio Uber Eats, la piattaforma digitale di food del gruppo americano di noleggio: negli Usa Uber Eats ha conquistato il 20% del comparto delle consegne di cibo. Così, per implementare il business, la società ha deciso di accelerare sulla struttura manageriale per il mercato locale: è attiva in 14 città. Per questa ragione è partita formalmente la caccia al country manager per l'Italia, un professionista che deve avere almeno otto anni di esperienza nel settore a livello dirigenziale e che dovrà lavorare allo sviluppo territoriale. Contestualmente, per rafforzare lo staff di vertice e per consolidare la presenza a Roma, Uber Eats ha avviato la ricerca del city manager della Capitale, secondo piazza per importanza, in termini di business, dopo Milano. Ovviamente anche gli altri player stanno continuando a incrementare lo staff dirigenziale, visto che il mercato cresce e continuerà a crescere con l'implementazione da parte di aziende e imprese dello smartworking. Anche se ultimamente, dopo la crescita impetuosa del primo lockdown, pare, che lo scontrino medio delle consegne stia diminuendo in termini di importo.

fch

(END) Dow Jones Newswires

January 27, 2021 03:08 ET (08:08 GMT)