Al tempo stesso alcune imprese riemergono dalla crisi con notevoli difficoltà finanziarie; alcuni lavori potrebbero scomparire mentre altri saranno creati tramite la transizione verde e digitale. In questo contesto, acquistano una particolare importanza le politiche attive del mercato del lavoro e in particolare il sostegno alle transizioni professionali. La partecipazione alle forme di apprendimento per adulti è lungi dall'essere prassi comune in tutta l'Ue e ha risentito degli effetti della pandemia, con marcate differenze tra gli Stati membri. Pertanto garantire che i cittadini siano dotati delle competenze indispensabili per il mercato del lavoro del futuro continua a rappresentare una sfida.

Infine i sistemi di protezione sociale hanno contribuito al superamento della crisi del Covid-19 senza che ne derivasse un incremento sostanziale del rischio di povertà o delle disparità di reddito. Questo risultato è stato possibile anche grazie al sostegno consistente fornito dall'Ue e dagli Stati membri, ad esempio mediante regimi di riduzione dell'orario lavorativo e altre misure di conservazione dei posti di lavoro, introdotti o prorogati durante la crisi e finanziati tramite lo strumento Sure. In molti Paesi permangono tuttavia divari in materia di protezione sociale, che interessano soprattutto i lavoratori atipici e i lavoratori autonomi. L'analisi contenuta nella relazione comune sull'occupazione 2022 si basa sul quadro di valutazione della situazione sociale riveduto, che sostiene attualmente il monitoraggio di 18 dei 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Ciò contribuirà alla valutazione approfondita delle principali sfide occupazionali e sociali negli Stati membri. In occasione del vertice sociale di Porto, i leader dell'Ue hanno approvato il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, che fissa tre obiettivi principali dell'Ue in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà entro il 2030: tali obiettivi sono ora integrati nella relazione comune sull'occupazione.

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per Un'economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato che 'con il passaggio dalla gestione delle crisi agli investimenti favorevoli alla crescita per il futuro, ora la prima necessità è mettere in atto le riforme e gli investimenti giusti affinché l'Europa possa preparare una ripresa inclusiva, duratura e sostenibile. Mentre il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornirà la struttura di finanziamento, gli Stati membri potranno anche fare affidamento sul Semestre europeo che, come una bussola, li orienterà verso le politiche del futuro'.

'La guida che il Semestre fornisce periodicamente aiuterà gli Stati membri a portare avanti le transizioni verde e digitale, a infondere alle loro economie lo slancio di cui hanno bisogno e a rafforzarne la resilienza collettiva agli shock futuri. Il Semestre li aiuterà inoltre ad affrontare i rischi, siano essi emergenti o ereditati dal passato, che possono ostacolare la ripresa. Dovremo altresì concentrarci sul rafforzamento delle imprese, sull'inserimento di un maggior numero di persone in posti di lavoro di qualità, sull'eliminazione degli ostacoli agli investimenti e sul coordinamento delle politiche volte a preservare la sostenibilità di bilancio dell'Ue', ha aggiunto.

Paolo Gentiloni, il commissario Ue per l'Economia, ha dichiarato che 'l'economia europea è in forte crescita, ma è soggetta a forti turbolenze: il rapido aumento dei casi di Covid, l'impennata dell'inflazione e gli attuali problemi legati alla catena di approvvigionamento. Questo panorama economico complesso richiede politiche attentamente calibrate: dobbiamo mantenere la ripresa sulla buona strada e, al tempo stesso, passare a un modello di crescita più sostenibile, competitivo e inclusivo per l'era post-pandemia'.

'Per la zona euro chiediamo un orientamento di bilancio moderatamente favorevole per il 2022, ponendo l'accento sugli investimenti, dotando i lavoratori di nuove competenze e salvaguardando la solvibilità delle imprese redditizie. Gli squilibri macroeconomici, che la pandemia ha in molti casi aggravato, richiedono un'attenzione particolare. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è attualmente in fase di attuazione in 22 Paesi dell'Ue, il cui obiettivo è spendere, soltanto nel 2022, circa il 40% del totale delle sovvenzioni concesse loro. Forse sarà proprio questa la sfida - e l'opportunità - maggiore per l'anno a venire: fare in modo che queste intenzioni si traducano in realtà', ha spiegato.

Nicolas Schmit, il commissario europeo per il Lavoro e i Diritti sociali, ha dichiarato che 'le politiche attive del mercato del lavoro, compresi gli incentivi per l'acquisizione di competenze e le assunzioni, devono essere al centro del nostro lavoro per attenuare gli effetti negativi della pandemia. In questo modo si agevoleranno le transizioni da un posto di lavoro all'altro e si garantirà che le transizioni verde e digitale siano eque e inclusive. Oltre ad aumentare gli investimenti nelle competenze, è altresì indispensabile esaminare le condizioni di lavoro: anche questo contribuirà ad affrontare la carenza di manodopera in alcuni settori. Il sostegno che forniamo ai lavoratori è destinato ad aiutarli nella transizione verso nuovi posti di lavoro, adeguati alle esigenze del futuro, ma dobbiamo anche garantire la qualità di queste nuove tipologie di occupazione'.

La Commissione invita l'Eurogruppo e il Consiglio a esaminare e approvare gli orientamenti proposti oggi e attende con interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre europeo.

Il Semestre europeo fornisce un quadro consolidato per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali degli Stati membri e continuerà a svolgere questo ruolo nella fase di ripresa e di avanzamento della transizione verde e digitale. Le priorità politiche saranno strutturate, come negli anni precedenti, intorno alle quattro dimensioni della sostenibilità competitiva e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Al centro di NextGenerationEu si trova il dispositivo per la ripresa e la resilienza, che mette a disposizione 723,8 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti attuati dai paesi dell'Ue. L'obiettivo è attenuare l'impatto economico e sociale della pandemia di coronavirus e rendere le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e meglio preparate alle sfide e opportunità legate alle transizioni verde e digitale.

cos

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November 24, 2021 08:28 ET (13:28 GMT)