MILANO (MF-DJ)--L'Unione europea ha proposto di includere il nucleare e il gas naturale tra le fonti di energia rinnovabili in vista dell'obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio. Non mancano però le critiche da parte di alcuni Paesi membri.

La bozza di raccomandazione, che necessita dell'approvazione dei Governi dell'Ue e del Parlamento europeo, sottolinea la controversia politica già sollevata dalle politiche ambientali in Europa, nonostante l'ampio sostegno pubblico alle azioni per prevenire il cambiamento climatico.

La proposta della Commissione europea precisa le modifiche a ciò che può essere etichettato come investimento nell'energia sostenibile dal punto di vista ambientale. La cosiddetta "tassonomia verde", è seguita da vicino da investitori e industrie, tra cui quella dei trasporti.

L'Europa ha bisogno di massicci investimenti per raggiungere il suo obiettivo di emissioni zero al 2050. Nel 2019, la Commissione ha stimato che sarebbero stati necessari tra 175 miliardi di euro e 250 miliardi di euro, di ulteriori investimenti annuali nei prossimi decenni per raggiungere l'obiettivo. La maggior parte di questi investimenti dovrà provenire dal settore privato.

L'Ue spera che classificando chiaramente ciò che viene considerato come investimento verde e stabilendo regole più rigorose per ciò che è necessario per raggiungerlo, incoraggerà gli investimenti a puntare su progetti green, riducendo potenzialmente i costi di finanziamento rispetto ad altri progetti energetici.

Secondo il diritto dell'Ue, ogni Paese può utilizzare il proprio mix energetico. Le regole della tassonomia non incidono su questo o sull'uso delle finanze pubbliche per le diverse fonti energetiche. Le regole richiedono alle aziende energetiche di abbandonare le fonti energetiche che emettono carbonio e alle aziende che vendono prodotti finanziari di rivelare in dettaglio l'impatto dei loro investimenti sui prodotti ecosostenibili, compresa la percentuale dei loro investimenti destinati a progetti verdi.

I cambiamenti della Commissione arrivano tra le crescenti domande sulle ambizioni climatiche del blocco, spinte dall'aumento dei prezzi dell'elettricità. L'Europa si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di carbonio del 55% entro il 2030.

Negli ultimi mesi, la Francia ha spinto a includere l'energia nucleare, la sua principale fonte di elettricità, nella lista degli investimenti verdi, nonostante la forte opposizione al suo utilizzo in Germania, l'altra economia di punta dell'Ue.

Alcuni Paesi dell'Europa orientale e meridionale hanno spinto la Commissione a non scoraggiare gli investimenti nel gas naturale. L'Ue importa tre quarti del suo gas naturale, una fonte di energia che emette meno carbonio del carbone.

Secondo le proposte, gli investimenti nelle centrali nucleari potranno essere classificati come ecologici fino al 2045, mentre gli investimenti per prolungare la vita degli impianti nucleari esistenti saranno considerati sostenibili fino al 2040. Le centrali nucleari dovranno però dimostrare che loro e i loro Governi hanno piani per gestire i rifiuti nucleari tossici e per il costo dello smantellamento degli impianti in futuro.

Gli investimenti nel gas naturale potranno essere considerati verdi almeno fino al 2030 se le loro emissioni di carbonio saranno al di sotto di una soglia fissa, il che significa che non produrranno danni ambientali significativi. Anche in questo caso le aziende elettriche dovranno dimostrare di generare una percentuale crescente della loro energia da fonti rinnovabili nei prossimi anni.

Il vice cancelliere tedesco e ministro dell'Economia e del Clima, Robert Habeck, ha affermato di aspettarsi che la proposta della Commissione venga respinta. "E' comunque discutibile se questo greenwashing trovi un qualche tipo di accettazione nei mercati finanziari", ha detto. La Germania ha stabilito piani per abbandonare l'energia nucleare sulla scia del disastro dell'impianto giapponese di Fukushima nel 2011. Il Partito dei Verdi di Habeck si è fortemente opposto all'energia nucleare, che non emette gas serra.

Il ministro del Clima austriaco, Leonore Gewessler, ha affermato che il suo Governo chiederà un parere legale per fare causa alla Commissione se implementerà la sua proposta come ha raccomandato. La proposta della Commissione sarà soggetta al feedback del Governo nei prossimi giorni, cosa che potrebbe portare a cambiamenti. Una volta approvato dalla Commissione, i Governi dell'Ue e il Parlamento europeo avranno quattro mesi per approvarlo.

La classificazione dell'energia verde è solo uno dei numerosi elementi dei piani climatici della Commissione che saranno oggetto di attacchi politici dalle capitali dell'Ue.

Il premier ungherese Viktor Orban ha criticato la Commissione e ha promessodi opporsi ai piani di Bruxelles di estendere il proprio sistema di scambio di quote di emissioni ai settori dei trasporti e dell'edilizia abitativa. Ci sono state anche richieste alla Commissione di intervenire nel mercato dei crediti per le emissioni di carbonio per prevenire ciò che i critici considerano speculazione.

I sostenitori dei piani climatici dell'Ue affermano che il rapido aumento delle risorse energetiche rinnovabili e pulite non solo combatterebbe il cambiamento climatico, ma potrebbe ridurre i costi per i consumatori e aumentare l'indipendenza geopolitica dell'Ue, rendendo il blocco meno dipendente dagli esportatori di energia, compresa la Russia.

cos

(END) Dow Jones Newswires

January 04, 2022 13:00 ET (18:00 GMT)