MILANO (MF-DJ)--Il presidente statunitense, Joe Biden, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, hanno tenuto la loro prima telefonata da quando Biden è entrato alla Casa Bianca, sottolineando l'impegno condiviso "per rafforzare tutti gli aspetti del partenariato Usa-Israele".

I due leader hanno discusso del futuro del processo di pace israelo-palestinese, dell'Iran e di altre questioni regionali, e hanno ribadito la cooperazione tra i due Governi in materia di sicurezza e difesa in Medio Oriente, ha riferito la Casa Bianca.

Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, Biden ha detto che è stata una "buona conversazione" e l'ufficio di Netanyahús ha fatto sapere che la telefonata "è stata molto cordiale e amichevole" ed è durata circa un'ora.

Il Governo israeliano si sta preparando per un cambiamento dell'approccio degli Stati Uniti nei confronti della regione con Biden, dopo aver goduto di stretti legami con l'ex presidente Usa, Donald Trup, la cui amministrazione ha perseguito una strategia mediorientale ampiamente allineata alle priorità israeliane.

L'anno scorso, l'amministrazione Trump ha mediato accordi di pace tra Israele e Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco. Biden ha espresso il suo sostegno a questa spinta durante la sua chiamata con Netanyahu, ha detto la Casa Bianca.

Biden e Netanyahu si conoscono da 40 anni, da quando il presidente Usa era un giovane senatore e Netanyahu lavorava come diplomatico israeliano a Washington. I legami tra Israele e Stati Uniti hanno toccato il punto più basso sotto l'amministrazione Obama quando Biden era vicepresidente, dopo che Netanyahu aveva intrapreso una campagna pubblica contro l'accordo sul nucleare del 2015 tra sei potenze mondiali e l'Iran.

I funzionari israeliani si aspettano il ritorno degli Usa in quell'accordo ma vogliono che Washington mantenga la pressione su Teheran attraverso sanzioni e altre misure per ottenere condizioni migliori, specialmente sulle restrizioni all'attività nucleare iraniana e sul programma di missili balistici di Teheran.

Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano, ha trasferito l'ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme e ha formalmente riconosciuto la città contestata come capitale di Israele. L'amministrazione Trump ha anche smesso di considerare illegali gli insediamenti ebraici in Cisgiordania, rompendo con la passata politica statunitense che li considerava una violazione del diritto internazionale.

L'amministrazione Trump ha anche tagliato l'assistenza bilaterale ai palestinesi e i funzionari palestinesi hanno interrotto ogni contatto con il Governo degli Stati Uniti, sebbene abbiano iniziato a parlare con le controparti dell'amministrazione Biden.

Biden ha detto che cercherà di tornare nell'accordo sul nucleare iraniano, ha criticato la costruzione di insediamenti israeliani e ha ribadito il suo sostegno a una soluzione a due Stati per Israele e i palestinesi.

I politici israeliani e i media israeliani e statunitensi hanno notato quello che alcuni hanno ritenuto essere un ritardo nella pianificazione della chiamata tra i due leader. Netanyahu ha ripetutamente respinto quelle critiche e ha detto che Biden lo avrebbe chiamato una volta che avesse iniziato a chiamare i leader in Medio Oriente.

Netanyahu sta affrontando una dura lotta per la rielezione in vista del voto di marzo, il quarto in due anni. Le prossime elezioni sono particolarmente critiche per il premier, che è sotto processo per accuse di corruzione anche se nega di aver commesso alcun reato. Netanyahu non deve dimettersi da primo ministro a meno che non venga condannato ma non potrebbe servire come ministro sotto accusa, secondo la legge israeliana.

Biden ha dovuto affrontare crescenti pressioni tra i progressisti in patria affinché adottassero un atteggiamento più duro nei confronti del Governo israeliano. Durante la campagna, il presidente ha resistito le richieste di alcuni esponenti di sinistra che chiedevano di sfruttare gli aiuti militari statunitensi a Israele come mezzo per fare pressione sul Governo e frenare l'espansione degli insediamenti. Biden ha anche condannato la campagna 'Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni' (Bds), che prende di mira l'economia israeliana rispetto al trattamento riservato ai palestinesi ma ha detto che "proteggerà il diritto costituzionale" alla libertà di parola.

Nel frattempo, Israele è leader mondiale nei vaccini a livello pro-capite, con il 44% della sua popolazione che ha ricevuto almeno una dose e il 29% che ha ricevuto anche il richiamo. Israele ha accettato di condividere i dati sulla campagna di vaccinazione con Pfizer in cambio di dosi sufficienti per alimentare la sua campagna vaccinale e ha anche pagato un prezzo più alto per le sue dosi.

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(END) Dow Jones Newswires

February 18, 2021 03:08 ET (08:08 GMT)