Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri russo, ha detto nel fine settimana che è del tutto possibile che le relazioni diplomatiche cessino anche solo dopo un solo incontro, mentre il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha ridimensionato le aspettative per i colloqui, la cui posta in gioco è molto alta.

"Non credo si compiranno passi in avanti nelle prossime settimane" ha detto ieri Blinken nel corso di un'intervista alla Cnn.

I colloqui presso la sede della missione diplomatica statunitense a Ginevra sono iniziati in un momento in cui le relazioni tra Usa e Russia hanno raggiunto un livello di tensione che non si vedeva dalla fine della Guerra Fredda, tre decenni fa. Le discussioni proseguiranno con incontri a Bruxelles e a Vienna.

Wendy Sherman, vicesegretaria di Stato, ha scritto in un Tweet da Ginevra che "gli Stati Uniti ascolteranno i timori della Russia ed esprimeranno i propri". La numero due del Dipartimento di Stato ha affermato che non si terranno discussioni sulla sicurezza europea senza la presenza di altri alleati.

Circa 100.000 soldati russi sono stati dispiegati vicino al confine con l'Ucraina in preparazione a quella che secondo Washington e Kiev potrebbe essere un'invasione, a otto anni dall'annessione della penisola di Crimea da parte della Russia.

Mosca nega di avere in programma un'invasione e ha affermato che si tratta di una reazione a quello che definisce un comportamento aggressivo e provocatorio da parte della Nato e dell'Ucraina, che tende maggiormente verso Occidente e aspira a entrare nell'alleanza transatlantica.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Andrea Mandalà)