Abn Amro uscirà da tutte le attività di finanziamento di commercio e materie prime in un mossa che vedrà la banca olandese tagliare 800 posti di lavoro dopo una serie di perdite in questi business.

Nell'ambito di una massiccia riorganizzazione, Abn Amro ha dichiarato che la sua divisione corporate si ritirerà nei mercati dell'Europa nord-occidentale, uscendo quindi da Stati Uniti, Asia, Australia e Brasile, con l'eccezione del business del clearing.

La ristrutturazione interesserà circa il 45% dei prestiti ai clienti della banca corporate, per un controvalore di 18 miliardi di euro e segue diversi tentativi di aumentare la redditività e ridurre i rischi della divisione corporate di Abn dopo le perdite sui prestiti causate dalle difficoltà nei mercati energetici offshore.

"Serviremo i clienti in segmenti in cui possiamo raggiungere dimensioni di rilievo, quindi ci concentreremo sui Paesi Bassi e sull'Europa nord-occidentale, dove investiremo e cresceremo", ha dichiarato l'amministratore delegato Robert Swaak.

Altre banche europee come Natixis e BNP Paribas hanno rivisto le proprie attività di finanziamento del commercio e delle materie prime, dopo aver accusato perdite sulla compravendita nell'energia e nell'ambito di una strategia che punta a concentrarsi su iniziative di finanza più verde.

 

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48 587785176)