NEW DEHLI (awp/ats/ans) - Il dossier di 413 pagine pubblicato dal gruppo indiano Adani nel fine settimana per confutare gli attacchi del fondo americano Hindenburg, accusato di non essersi prodotto in "nient'altro che una frode azionaria", non è riuscito a rassicurare gli investitori, con le azioni e le obbligazioni della galassia del miliardario indiano che hanno proseguito la loro caduta libera. Dalla pubblicazione del rapporto, secondo quanto calcolato da Bloomberg, il gruppo Adani ha bruciato in borsa 72 miliardi di dollari, di cui una ventina oggi.

Nella sua corposa difesa Adani ha definito l'affondo di Hindenburg "non un mero attacco infondato ad una specifica società, ma un attacco calcolato all'India, all'indipendenza, l'integrità e la qualità delle istituzioni indiane e alla storia e alle ambizioni di crescita dell'India".

Un tentativo, quello del fondatore Gautam Adani, considerato vicino al premier Narendra Modi, di far percepire l'attacco dell'hedge fund come un attacco all'intero paese, con l'obiettivo di ottenere l'appoggio dell'opinione pubblica e del mondo conservatore in particolare.

La scorsa settimana Hindenburg aveva prodotto uno studio che accusava il gruppo Adani di manipolazione di mercato, falsificazione dei conti, eccessivo indebitamento, corporate governance familistica, definendo l'impero costruito dal miliardario indiano "la più grande frode aziendale della storia".