MILANO (MF-DJ)--Il decennio appena trascorso è stato decisivo per il settore assicurativo e la recente crisi sanitaria e quella ucraina hanno dato una sveglia al mercato in termini di miglior gestione dei rischi. l 2022 avrebbe dovuto essere un altro anno eccezionale per il settore assicurativo, ma l'invasione dell'Ucraina ha deluso in parte le speranze. Il conflitto, infatti, peserà sulla raccolta premi.

E' quanto emerge dall'Allianz Global Insurance Report 2022 secondo cui nel 2021 i premi globali sono cresciuti del 5,1% (Vita +4,4%, Danni +6,3%), grazie a venti economici favorevoli, alla crescente consapevolezza del rischio e ai risparmi record sostenuti dai mercati in forte espansione. La raccolta premi totale ha raggiunto i 4,2 trilioni di euro (Vita 2,5 trilioni di euro, Danni 1,7 trilioni di euro).

Ma ciò che ha reso il 2021 davvero notevole è la composizione della crescita dei premi: più di due terzi sono stati generati in Europa Occidentale e Nordamerica, con il solo mercato statunitense che ha rappresentato la metà dell'aumento. Il 2021 costituisce pertanto una fine insolita per l'ultimo decennio, in cui la crescita media è stata molto più bassa (+3,6% all'anno) e trainata dall'Asia, che ha rappresentato il 40% di tutti i premi aggiuntivi, più della metà dei quali provenienti dalla Cina. Di conseguenza, la quota di mercato della Cina è raddoppiata al 12% del totale.

Il 2022 avrebbe dovuto essere un altro anno eccezionale per il settore assicurativo, ma l'invasione dell'Ucraina ha deluso le speranze. È probabile che la raccolta premi cresca di circa un punto percentuale in meno di quanto inizialmente ipotizzato, poiché gli effetti negativi della guerra si fanno sentire sull'attività economica e sulla fiducia, anche se l'inflazione agisce in senso contrario. Nel complesso, Allianz si attende ora che la raccolta premi globale cresca del 4,8% nel 2022, con un andamento quasi alla pari del Vita e dei Danni (+4,9% e +4,6% rispettivamente). Questa percentuale deve essere considerata sullo sfondo di un tasso di inflazione globale atteso del 6,2% per quest'anno.

Nonostante le grandi incertezze di oggi, Allianz non è troppo pessimista sul futuro più lontano. Dopotutto, queste incertezze sono proprio terreno fertile per una crescente consapevolezza del rischio; rafforzano l'impatto dei due megatrend dei cambiamenti climatici e dell'andamento demografico, che continueranno a essere i principali motori della domanda di protezione dai rischi. Nel complesso, ci si attende una crescita annua del +4,8% nei prossimi 10 anni (Vita +4,9%, Danni +4,6%). Ciò corrisponde a un aumento della raccolta premi del 67% ovvero di 2,8 trilioni di euro entro il 2032, di cui poco meno di 1,8 trilioni di euro generato dal comparto Vita (+69%) e poco più di 1 trilione di euro dal settore Danni (+63%).

"La pandemia e il conflitto in Ucraina hanno dato una sveglia al mercato in termini di miglior gestione dei rischi", dichiara Ludovic Subran, capo economista di Allianz. "Il settore assicurativo deve riuscire a mantenere la sua rilevanza economica e sociale, offrendo soluzioni innovative per rischi nuovi e crescenti. La questione dell'assicurabilità e dell'accessibilità economica rischia di diventare sempre più urgente nei prossimi anni. Ciò richiede un livello di creatività e collaborazione con tutti gli stakeholder, clienti, partner e policy maker che vada oltre gli sforzi precedenti".

red/cce

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2418:39 mag 2022


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