Grazie alle classiche ricoperture del venerdì Piazza Affari accelera al rialzo dopo un avvio incerto a causa dei timori legati alle nuove tensioni in Estremo Oriente che si aggiungono a quelli dell'epidemia del Covid-19.

A fare da traino anche il parziale recupero dei futures sugli indici Usa che fanno presagire un avvio meno negativo a Wall Street.

Oggi gli attivisti di Hong Kong hanno organizzato una marcia di protesta contro i piani di Pechino di imporre le nuove norme in materia di sicurezza nazionale sulla città, una decisione che rischia di deteriorare ulteriormente le relazioni Usa-Cina.

"I mercati si muovono sulla scia dei futures Usa. Anche se le notizie sul fronte dell'espansione dell'epidemia non sono cosi positive negli Usa. Diciamo che al momento idee forti sulle borse non ce ne sono e a fare da traino sono le ricoperture", osserva un trader.

Peraltro da martedì scorso sono tornate le vendite allo scoperto e questo ha amplificato il ribasso su numerosi titoli.

Sul fronte delle materie prime, oggi, battuta d'arresto per il prezzo del petrolio con il Brent che ritraccia poco sopra i 34 dollari al barile sempre sulle attese di una ripresa della domanda con l'uscita dal lockdown.

Lo spread del rendimento fra i titoli decennali italiani e tedeschi si attesta in area 212 punti base nel giorno della chiusura, con una raccolta record, per il Btp Italia i cui proventi saranno utilizzati per l'emergenza Covid-19.

Generali stabile dopo le vendite di ieri a seguito dei risultati trimestrali sotto le attese relativamente all'utile netto.

Cambiano rotta i bancari, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che salgono rispettivamente del 2,3% e del 4%. Bper in salita dello 0,9% e Banco Bpm in crescita dell'1,1%. I bancari sono stati particolarmente colpiti dalla lettera di recente.

Nella galassia del Lingotto risale anche Fca (+1,9%), mentre la holding della famiglia Agnelli Exor resta in negativo con un calo dello 0,6%. Poco mosso il comparto auto a livello europeo penalizzato dal calo di Renault sulle dichiarazioni del ministro delle Finanze Bruno Le Maire secondo cui la sopravvivenza del gruppo francese è a rischio.

Dopo la corsa di ieri Nexi positiva anche oggi con un balzo dell'1,5%. Secondo tre fonti vicine alla situazione, la società di pagamento digitale sta portando avanti dei colloqui esplorativi con uno scambio di informazioni confidenziali per esaminare una possibile operazione di fusione con Sia che porterebbe alla nascita di un colosso nel settore dei pagamenti.

Il broker Equita stima "che l'operazione possa generare circa 100 milioni di euro di sinergie (pari al 10% dei costi complessivi) derivanti principalmente dall'internalizzazione sulla rete Sia dei volumi gestiti da Worldline per conto di Nexi".

Male il settore del lusso per l'acuirsi delle tensioni in Estremo Oriente. Ferragamo perde l'1,7%, così come Moncler (-1,8%). Su quest'ultimo titolo il broker Fidentiis ha ridotto la raccomandazione a "hold" a seguito della revisione delle stime che "adesso incorporano un colpo più forte nel secondo e terzo trimestre dagli effetti del coronavirus e un calo limitato nel quarto trimestre rispetto a quanto inizialmente stimato e una ripresa più lenta dei margini nei prossimi anni". Fanno peggio Brunello Cucinelli (-3,3%) e Safilo (-5,3%).

In recupero anche il settore petrolifero dopo un avvio incerto: Eni poco mossa, Saipem (+0,6%) e Maire Tecnimont (+1,4%).

Infine, balzo costante per Diasorin (+2,7%) dopo avere toccato un nuovo massimo storico a 197,10 euro. La società di diagnostica sta guadagnando il 70% da inizio anno sulla scia del boom di richieste dei test sierologici per intercettare la presenza degli anticorpi IgG neutralizzanti in risposta all'infezione da Covid-19.