(di Elena Dal Maso - milanofinanza.it)

MILANO (MF-DJ)--Dopo mesi di aumento dei costi in conto corrente, spinti dal rialzo continuo dei tassi, come racconta Milano Finanza in edicola, le banche iniziano a tagliare alcune voci. Una lettera che Banco Bpm ha scritto il 31 dicembre 2022 ad un cliente, avverte della 'Modifica migliorativa delle condizioni'.

Il documento cita il Deposit Facility Rate, i tassi in essere (ora al 2%) e un documento precedente datato 24 settembre 2020, quando all'epoca il costo del denaro in Eurozona era negativo (-0,5%, è tornato a zero a luglio 2022). Con la conseguenza che "la banca, come da impegni presi, annullerà la maggiorazione introdotta sulle spese periodiche con decorrenza 1* aprile 2023".

Secondo Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente, "la decisione parrebbe essere la prima, almeno tra gli istituti di una certa dimensione. La prima di una serie che si annuncia lunga, date le numerose variazioni sfavorevoli applicate negli ultimi anni e motivate dai tassi negativi ed in particolare dal tasso che la Bce applica ai depositi delle banche".

Banco Bpm, come si legge nella lettera, si era impegnata a "ripristinare le precedenti condizioni non appena fosse cessato il periodo di tassi sottozero", prosegue D'Orta. Secondo il consulente, anche se "non viene specificata la maggiorazione, diversa in base alla tipologia di conto, si dovrebbe trattare di 10,20 euro trimestrali introdotti per sopperire ai tassi negativi, pertanto 40,80 euro annui".

Su Banco Bpm lunedì 9 gennaio gli analisti di Mediobanca Securities confermano il rating outperform e il target price di 4 euro. I broker citano un'intervista all'amministratore delegato, Giuseppe Castagna, secondo cui "un aumento eccessivo dei tassi non giova a nessuno, soprattutto alle famiglie e alle piccole e medie imprese".

Castagna sottolinea che per i titolari di mutui il rapporto mensile fra rata e stipendio "potrebbe diventare insostenibile insieme all'aumento delle bollette". Secondo il ceo di Banco Bpm, l'attuale moratoria sponsorizzata dal governo italiano e riconosciuta dall'Unione europea, simile a quella adottata durante la pandemia, potrebbe essere estesa ai mutuatari ritenuti inadempienti, casi che potrebbero essere difficili da gestire per un istituto di credito.

Secondo gli analisti di Mediobanca Securities "Banco Bpm e l'associazione bancaria italiana sono stati molto espliciti negli ultimi mesi su questo argomento, il che contrasta in qualche modo con la mancanza di prove del deterioramento della qualità degli attivi che le banche stanno ripetendo durante le conference call".

Secondo i broker, considerati i diversi modi in cui i governi hanno risposto all'aumento dei tassi, per lo più si tratta di aiuti pubblici diretti ai titolari di mutui a tasso variabile, "sarebbe difficile vedere l'Europa accettare una tale misura, che è quella che conta per la riclassificazione e l'accantonamento livelli".

red

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0914:18 gen 2023


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January 09, 2023 08:19 ET (13:19 GMT)