MILANO (MF-DJ)--"La Crisi Covid ci ha allontanati da un obiettivo al quale Confindustria, anche insieme al sistema bancario e agli altri attori di mercato, aveva lavorato sin dal 2010. Nei dieci anni precedenti la pandemia, infatti, una serie di riforme e iniziative hanno consentito di mettere a disposizione delle imprese e degli investitori nuovi strumenti, di favorire l'attivazione di un flusso stabile di risorse da famiglie e investitori istituzionali, di promuovere un percorso di evoluzione culturale delle imprese finalizzato all'apertura ai mercati".

Lo ha affermato Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco intervenendo al Convegno Banca Akros e Banco Bpm "La sfida della crescita sostenibile".

"La pandemia ha avuto un impatto dirompente su questo scenario. La grave crisi di liquidità ci ha imposto di correre immediatamente ai ripari con misure potenti quali la moratoria per le PMI e le garanzie pubbliche per imprese di tutte le dimensioni, sostanzialmente automatiche e con percentuali di copertura tra il 70% e il 100%. Queste misure hanno funzionato. Circa 170 miliardi di finanziamenti sospesi alle PMI e oltre 200 miliardi di nuovi finanziamenti. Numeri imponenti, che mi consentono di dire che con questi interventi emergenziali è stato salvato il sistema produttivo. Tuttavia, la contropartita di questi interventi è un forte impatto sulla struttura finanziaria. Ora è prioritario agire per riequilibrare la struttura finanziaria delle imprese. Il primo, indispensabile, passo lo abbiamo in parte già compiuto. Il recente DL Sostegni-bis ha previsto l'allungamento da 6 a 10 anni dei tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti, anche in essere. Perché questo allungamento si concretizzi è necessaria l'autorizzazione della Commissione. Aspettiamo fiduciosi".

cce

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June 10, 2021 12:20 ET (16:20 GMT)