MILANO (MF-DJ)--E' continuato anche oggi il recupero di Piazza Affari

(+2,53%) e del comparto bancario dopo i forti cali legati prima al caso

Svb e poi alla situazione di Credit Suisse.

Equita Sim nota che la decisione nel deal Cs/Ubs di azzerare interamente i bond AT1 di Credit Suisse e di valutare l'equity 3 mld di franchi - che rappresenta un`inversione della tipica gerarchia del credito - ha generato preoccupazioni sui bond AT1 delle banche. Si tratta del piú grande azzeramento di AT1 della storia.

Tuttavia, proseguono gli analisti, il Single Resolution Board, l`Eba e la Bce hanno diffuso ieri a mercato aperto un comunicato in cui chiariscono che, in base alla legislazione europea, le perdite derivanti dalla risoluzione delle crisi bancarie o dalla non sostenibilitá (non-viability) saranno assegnate in base alla normale prioritá dei crediti. Di fatto i regolatori hanno affermato che gli strumenti azionari "sono i primi ad assorbire le perdite" e che solo successivamente "gli AT1 dovranno essere svalutati".

Dopo la forte reazione negativa iniziale, il comunicato ha consentito un parziale recupero degli strumenti AT1 sul mercato e rappresenta un supporto per la capacitá negoziale degli strumenti in futuro. Tuttavia, riteniamo che la controversa decisione del regolatore svizzero possa comunque aumentare leggermente il premio al rischio per questa tipologia di strumenti.

Per quanto riguarda le banche italiane, conclude Equita, gli AT1 pesano per il 15% del Tier1 Capital di Intesa (7,2 mld), 16% per Banco Bpm (1,4 mld), 34% Finecobank (500 mln), 12% su Unicredit (6,1 mld).

Secondo Antonio Tognoli di Cfo Sim, la salute del settore bancario europeo è notevolmente migliorata nell'ultimo decennio, attenuando di molto il potenziale effetto di ricaduta del fallimento di Svb. Se guardiamo alle maggiori banche dell'Eurozona, troviamo che il settore è oggi molto meglio di quanto non fosse nel 2015 grazie soprattutto ad una regolamentazione e supervisione piú coerenti. Secondo l'esperto i mercati si sono mossi velocemente ridimensionando i prezzi di fronte ad un aumento del rischio e prezzando uno scenario che considera l'inflazione vischiosa nel breve termine man mano che le pressioni continuano ad aumentare. Nessuno prevede al momento una crisi finanziaria, ma è probabile che l'incertezza e la volatilitá continueranno a guidare il mercato almeno nel breve periodo.

Alberto Tocchio, head of European Equity and Thematics di Kairos Partners Sgr, ricorda che l'attenzione è tutta per la Fed domani "con alte probabilità di un ultimo rialzo da 25 punti base con grande spazio per le domande riguardo la tensione sulla liquidità visto che il bilancio della Fed è salito di 300 mld usd settimana scorsa, dopo i prestiti alla banche paradossalmente hanno vanificato settimane di quantitative tightening. Quello che ora potrebbe accadere è che la stretta creditizia possa arrivare dalle banche stesse che si trovano anche loro vittime della potenziale bassa crescita economica nei prossimi trimestri e soprattutto dall'alto costo di funding. In Europa, ad esempio, le banche, devono ripagare metà del funding Tltro alla Bce entro fine giugno e il nuovo non sarà più così economico, in Italia questa modalità di funding conta per quasi il 10% del bilancio, è quindi facile ipotizzare che le banche stesse debbano applicare dei criteri ancora più stringenti per i prestiti, con meno propensione al rischio, colpendo così soprattutto le medie e piccole imprese che già sono in difficoltà. La Fed ha iniziato ad alzare i tassi a marzo dell'anno scorso, normalmente gli effetti delle politiche di ristrettezza monetarie hanno un lag temporale di 10/12 mesi, se si osservano i recenti eventi con questo punto di vista non si può non prevedere l'evento successivo, l'arrivo della recessione, indipendentemente che i tassi rallentino il movimento rialzista o no. Per fortuna però ci aiutano i livelli attrattivi dei bond governativi e dei money markets, il 2023 ha un'alternativa che l'anno scorso non abbiamo avuto e con tutta la recente volatilità su azionario e bond corporate, non è così male in attesa di tempi più tranquilli e maggiore eventuale chiarezza sui bond Tier1 in Europa".

fus

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March 21, 2023 13:01 ET (17:01 GMT)