La banca spagnola Santander ha in programma di vendere asset immobiliari tossici per un valore nominale fino a 5 miliardi di euro (5,28 miliardi di dollari), ha riferito lunedì il quotidiano spagnolo Cinco Días.

Il portafoglio di attività, denominato Talos II, comprende crediti inesigibili, garantiti da ipoteche come immobili residenziali o commerciali, che la banca potrebbe eventualmente pignorare a seguito di inadempienze.

Cinco Días non ha menzionato il prezzo o l'eventuale sconto sulla vendita degli asset, mentre Santander ha rifiutato di commentare.

In passato le banche spagnole sono state molto attive nel cedere gli asset immobiliari che si sono deteriorati durante la recessione economica seguita allo scoppio della bolla immobiliare del Paese dal 2008 in poi.

Le banche stanno riconfezionando selettivamente i prestiti nel tentativo di recuperare un po' di liquidità dai crediti che rischiano di diventare inesigibili a causa del rallentamento economico e della pandemia.

Ad agosto gli NPL delle banche spagnole si aggiravano ancora sui minimi storici del 3,56%, ben al di sotto del massimo storico del 13,6% registrato nel dicembre 2013.

(1 dollaro = 0,9469 euro)

(Servizio di Jesús Aguado, editing di Inti Landauro e Kim Coghill; editing spagnolo di Tomás Cobos)