L'indiana Tata Capital sta cercando di raccogliere fondi all'estero per la prima volta e spera di raccogliere circa 750 milioni di dollari tramite obbligazioni o prestiti offshore nel prossimo anno fiscale che inizierà ad aprile, ha dichiarato mercoledì a Reuters un alto funzionario dell'azienda.

"L'azienda, nell'ottica di diversificare la sua base di passività, potrebbe valutare di raccogliere fino a 750 milioni di dollari attraverso prestiti o obbligazioni all'estero nell'anno fiscale 25", ha detto Rakesh Bhatia, responsabile finanziario della società finanziaria non bancaria (NBFC).

L'azienda probabilmente inizierà i roadshow per lo stesso scopo entro la fine di marzo, ha aggiunto.

"Per quanto riguarda i prestiti all'estero, potremmo valutare anche le obbligazioni in dollari, dato che gli investitori stranieri sono molto interessati alle aziende indiane".

La raccolta di fondi tramite obbligazioni denominate in dollari da parte delle aziende indiane ha toccato un minimo di 14 anni, pari a 4,1 miliardi di dollari nel 2023, in quanto i rialzi dei tassi della Fed hanno spinto i rendimenti statunitensi, rispetto ai quali queste obbligazioni sono oggetto di benchmark, a un netto aumento.

Negli ultimi mesi è rimbalzato. State Bank of India, HDFC Bank e Shriram Housing Finance hanno raccolto un totale di 2,1 miliardi di dollari tramite obbligazioni in dollari nei primi due mesi del 2024.

"Le aziende indiane stanno attingendo sempre più ai mercati esteri per la raccolta di fondi, dato che i rendimenti statunitensi si sono ridotti e ci sono aspettative di tagli dei tassi", ha detto Soumyajit Niyogi, direttore di India Ratings, una filiale interamente controllata dal Gruppo Fitch.

Tata Capital deve ancora definire il tenore o il volume del suo prestito, ma recentemente ha ricevuto per la prima volta un rating emittente di BBB- da S&P Global Ratings e Fitch Ratings.

Il portafoglio prestiti della società del Gruppo Tata ammonta a circa 1,5 trilioni di rupie (18,1 miliardi di dollari), con l'obiettivo di crescere di oltre il 25% nell'anno fiscale 25 e con un aumento simile delle sue esigenze di prestito.

I costi di finanziamento per le NBFC sono aumentati dopo che la Reserve Bank of India ha chiesto alle banche di accantonare un capitale più elevato sui prestiti alle NBFC, spingendo queste ultime ad attingere al mercato obbligazionario.

Le condizioni di liquidità hanno anche mantenuto la curva dei rendimenti delle obbligazioni societarie invertita, con i rendimenti del debito a breve termine superiori ai titoli a più lunga scadenza. Le NBFC optano tipicamente per obbligazioni con scadenza inferiore ai cinque anni per la loro gestione delle attività e delle passività. (Relazioni di Bhakti Tambe e Dharamraj Dhutia; Redazione di Swati Bhat e Muralikumar Anantharaman)