La rupia indiana ha scambiato in una fascia ristretta e ha chiuso poco variata giovedì, grazie al probabile intervento della Reserve Bank of India che ha limitato le perdite della valuta.

La rupia ha chiuso a 83,28 contro il dollaro USA, rispetto alla chiusura a 83,2725 della sessione precedente. E' rimasta in un range stretto tra 83,26 e 83,29 durante la sessione del giorno.

La RBI probabilmente ha venduto dollari americani vicino ai livelli di 83,28 per evitare ulteriori perdite nell'unità locale, hanno detto tre trader.

La valuta indiana non ha beneficiato del calo dei rendimenti statunitensi e dei prezzi del greggio, poiché la domanda di dollari locali è rimasta forte. D'altra parte, gli interventi di routine della RBI hanno tenuto sotto controllo il deprezzamento.

"È solo una questione di tempo prima di vedere un movimento consistente", ha detto un trader di cambi presso una banca privata, riferendosi alla corsa tranquilla della rupia nelle ultime settimane.

Dall'ultima settimana di settembre, la rupia ha oscillato tra 83 e 83,2950.

Le valute asiatiche si sono leggermente indebolite, mentre l'indice del dollaro è rimasto poco variato a 105,6. I futures sul greggio Brent sono stati quotati l'ultima volta in rialzo a 80,35 dollari, ma finora hanno registrato un calo di circa l'8% nel mese di novembre.

Il sentimento è diventato un po' positivo per la rupia, ma è improbabile che ne tragga un forte beneficio nel breve termine, ha dichiarato Arnob Biswas, responsabile della ricerca sui cambi presso SMC Global Securities.

Nel frattempo, i premi a termine della rupia sono scesi in tutti i tenori. Il rendimento implicito a un anno è sceso all'1,54%, il più basso dall'inizio di luglio, e i forward a breve termine sono stati i più bassi in oltre un decennio.

Le preoccupazioni per l'insufficiente liquidità del dollaro hanno avuto un impatto negativo sui premi a termine vicini e lontani.

Gli investitori attendono ora le osservazioni del Presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell, che interverrà giovedì. Nel corso della giornata, gli Stati Uniti comunicheranno anche i dati sulle richieste di disoccupazione iniziali, che offriranno indicazioni sull'andamento del mercato del lavoro del Paese. (Servizio a cura di Jaspreet Kalra; Redazione di Nivedita Bhattacharjee)