BASILEA (awp/ats) - Affari nuovamente in crescita per Banca Cler: nel primo semestre l'istituto un tempo conosciuto come Banca Coop ha visto i ricavi salire (su base annua) del 3% a 129 milioni di franchi, mentre il risultato d'esercizio è progredito del 14% a 48 milioni e l'utile netto ha sfiorato i 22 milioni (+5%).

"La focalizzazione sulle competenze di base e sui settori operativi clientela privata, private banking e clientela immobiliare, definita nella strategia 2022-2025, mostra risultati positivi", afferma il Ceo Samuel Meyer, citato in un comunicato odierno. "Nel primo semestre abbiamo infatti registrato un aumento sia negli investimenti che nelle ipoteche, che ci permette di continuare il nostro percorso di crescita".

Il numero di utenti dell'app di neo-banking Zak, che promette una gestione semplice delle operazioni bancarie quotidiane, è cresciuto di 8400 unità in un anno.

Al capitolo prospettive, la banca si attende un aumento dei proventi d'esercizio, in seguito al cambio di rotta sui tassi e alla conseguente normalizzazione delle operazioni di deposito e ipotecarie. La dirigenza intende inoltre continuare a investire nel personale e nei canali digitali. Complessivamente, la Banca Cler prevede di conseguire un risultato pari a quello dell'anno precedente: nel 2022 aveva realizzato un utile netto di 41 milioni di franchi.

Cler (il termine è romancio: significa chiaro) è stata fondata nel 1927 dall'Unione Svizzera delle Cooperative di Consumo (l'attuale Coop) e dall'Unione sindacale svizzera, con il nome di Banca Centrale Cooperativa. Oggi è una realtà con 24 succursali - tre delle quali in Ticino (Bellinzona, Lugano e Locarno) e una nei Grigioni (Coira) - e con 375 dipendenti, dal 2018 interamente controllata dalla Basler Kantonalbank (BKB), la banca cantonale di Basilea Città.