L'azionario europeo è in ribasso, con i risultati deludenti di Diageo e Bayer che relegano in secondo piano un balzo dei titoli ciclici, legati alla crescita economica, mentre gli investitori attendono segnali di progressi per quanto riguarda le misure di stimolo fiscale negli Usa.

Il più grande produttore di alcolici al mondo, Diageo, vola del 5,3% dopo aver registrato un calo più forte del previsto delle vendite nette in tutti i mercati tranne il Nord America, in controtendenza rispetto al quadro che ha visto i produttori di alcolici beneficiare delle vendite nei supermercati durante i lockdown.

Anche la società produttrice di farmaci e pesticidi Bayer segna una flessione del 2,7%, poiché i tentativi di risoluzione delle azioni legali in merito al diserbante Roundup, prodotto dal colosso tedesco, hanno contribuito a una perdita da 9,5 miliardi di euro.

La major del settore energetico BP registra invece un balzo del 7,5%, facendo leva sui risultati per portare avanti i piani per accelerare la transizione del gruppo verso basse emissioni di carbonio, finanziata in parte da 25 miliardi di dollari da vendite di asset entro il 2025.

Intorno alle 11,30, lo STOXX 600 paneuropeo perde lo 0,28%.

Al nervosismo del mercato contribuiscono i dubbi sui progressi di un pacchetto di aiuti anti-coronavirus da parte del governo Usa e il braccio di ferro diplomatico sulle operazioni delle società tech cinesi negli Stati Uniti.

Secondo i dati Refinitiv, del 57% delle società quotate sullo STOXX 600 che hanno finora diffuso i risultati, quasi il 62% ha battuto le stime degli analisti, decisamente ridotte.

Il produttore di chip Infineondel 4,2% dopo che il Ceo Reinhard Ploss ha segnalato "segnali concreti di ripresa nel settore automotive".