MANNHEIM (dpa-AFX) - Il fornitore di servizi industriali Bilfinger punta a un'ulteriore crescita nell'anno in corso. "La crescente complessità della produzione, l'aumento della burocrazia, la digitalizzazione e la carenza di manodopera qualificata spingono sempre più le aziende a esternalizzare la progettazione, la costruzione e la manutenzione dei loro impianti a fornitori di servizi industriali", ha dichiarato mercoledì la società di SDax. L'azienda aveva già presentato i dati chiave per il 2023 alla fine di gennaio. Il prezzo delle azioni è salito del 4,4% nelle prime contrattazioni.

Secondo le informazioni, Bilfinger intende aumentare il proprio fatturato tra i 4,5 e i 4,8 miliardi di euro nel 2024. La stima mediana degli analisti si colloca in questo intervallo. Del fatturato, si prevede che il 4,9-5,2% rimarrà come utile operativo (margine Ebita), che sarebbe superiore a quello dell'anno precedente. Il Gruppo punta quindi a una redditività superiore a quella prevista dagli esperti.

Anche un programma di risparmio già completato dovrebbe contribuire all'aumento del margine. Le previsioni non includono l'acquisizione recentemente annunciata di parti del fornitore di servizi industriali Storck, che dovrebbe essere completata entro la metà del 2024.

Nei prossimi anni Bilfinger intende diventare più efficiente con un'amministrazione snella e processi di lavoro standardizzati. A partire da quest'anno, ciò dovrebbe portare a un risparmio annuo di circa 55 milioni di euro e sono già stati tagliati dei posti di lavoro. Il 12 giugno, in occasione del Capital Markets Day, l'azienda intende fornire informazioni più approfondite sullo sviluppo del business e sull'attuazione della strategia.

Nel 2023, il fatturato è aumentato del 4% rispetto all'anno precedente, raggiungendo poco meno di 4,5 miliardi di euro. L'utile prima degli interessi, delle imposte e dell'ammortamento dell'avviamento (Ebita) è passato da 75 milioni di euro a 191 milioni di euro. Come già annunciato, il margine corrispondente è ora del 4,3%. A contribuire all'aumento degli utili è stata soprattutto l'attività di costruzione e manutenzione degli impianti in Europa, nonché l'attività con gli impianti più grandi.

Il risultato finale è stato un utile di 181 milioni di euro, rispetto ai 28 milioni di euro dell'anno precedente. A questo risultato hanno contribuito, oltre alle vendite di immobili, anche gli effetti fiscali della contabilità.

Il risultato netto rettificato dagli effetti speciali, determinante per il dividendo, ammonta a 117 milioni di euro. Anche gli azionisti dovrebbero beneficiare dell'aumento dell'utile: Il dividendo salirà del 38% a 1,80 euro./mne/tav/mis