MILANO (MF-DJ)--Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) sceglie Bper per la cessione di Carige. Al termine del vertice di ieri il primo socio della cassa genovese ha concesso l'esclusiva a Modena, mentre il Crédit Agricole avrebbe deciso di non presentare un'offerta formale essendosi profilata una soluzione per il delicato dossier. A questo punto partirà il lavoro di due diligence con l'obiettivo di definire e sottoscrivere un contratto «nel più breve tempo possibile» e «comunque non oltre il 15 febbraio 2022», come si legge in una nota del Fitd. In tempo quindi per beneficiare della trasformazione dei 400 milioni di dta in crediti fiscali.

Arriva così a una svolta decisiva, scrive MF, una delle partite più calde del credito italiano. Subito dopo l'uscita allo scoperto di Bper, che con l'offerta non vincolante presentata lo scorso 14 dicembre aveva impresso un'accelerazione al dossier, il Fitd (primo azionista di Carige all'80%) aveva tirato il freno. Giovedì 16 il fondo presieduto da Salvatore Maccarone aveva infatti sospeso il giudizio alla luce dell'incompatibilità tra la proposta e il nuovo statuto approvato lo scorso anno. L'articolo 35 consente iniezioni di capitali fino a 600-700 milioni, molto meno quindi del miliardo di euro chiesto da Bper. Martedì 18 però Modena aveva scelto di mandare chiari segnali d'apertura dichiarandosi disponibile a rimodulare l'offerta in regime d'esclusiva. Le festività e la discesa in campo dell'Agricole hanno fatto nuovamente rallentare il dossier. Ma nel fine settimana Bper (assistita oggi da Mediobanca e Rothschild, mentre Deutsche Bank, Kpmg e Prometeia stanno lavorando con il Fitd) ha rilanciato abbassando a 530 milioni l'asticella della domanda di capitale, in linea con le richieste del fondo. La mossa (giustificata alla luce del recente accesso a un set informativo che ha consentito di precisare alcune assunzioni) ha consentito a Modena di vincere le ultime resistenze ponendo le premesse per l'ottenimento dell'esclusiva. Decisivo, secondo quanto risulta, sarebbe stato l'appoggio delle due banche principali, mentre i malumori espressi nelle scorse settimane da alcuni istituti medio-piccoli sarebbero rimasti posizioni minoritarie all'interno dell'ampia platea dei soci.

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(END) Dow Jones Newswires

January 11, 2022 02:04 ET (07:04 GMT)