Il principale indice azionario canadese ha consolidato alcuni recenti guadagni martedì, ma i titoli finanziari ed energetici hanno perso terreno, mentre gli investitori hanno valutato i dati sull'inflazione interna che potrebbero supportare un cambiamento verso i tagli dei tassi di interesse nei prossimi mesi.

L'indice composito S&P/TSX della Borsa di Toronto ha chiuso in calo di 136,50 punti, pari allo 0,7%, a 20.109,97, dopo aver registrato lunedì il livello di chiusura più alto dal 18 settembre.

"Credo che il mercato stia prendendo un po' di fiato. Sta lavorando su alcuni livelli di ipercomprato", ha detto Brandon Michael, analista senior di ABC Funds.

"C'è stato un rallentamento dell'inflazione canadese e gli investitori si stanno orientando verso un taglio dei tassi. Non è una questione di se le banche centrali taglieranno, ma di quando e di quanto. E questo sarà un vento di coda per le azioni in futuro".

Il tasso di inflazione annuale del Canada si è ridotto più del previsto al 3,1% in ottobre e le misure dell'inflazione core sono scese ai livelli più bassi degli ultimi due anni.

I mercati monetari scommettono che la campagna di inasprimento della Banca del Canada sia giunta al termine e che la banca centrale passerà ai tagli dei tassi già ad aprile.

Il principale indice azionario canadese è destinato a salire meno di quanto si pensasse in precedenza nel corso del prossimo anno, poiché il rallentamento dell'economia globale pesa sulle prospettive degli utili aziendali, secondo un sondaggio Reuters.

Il settore energetico è sceso di quasi l'1%, mentre il petrolio è sceso dello 0,1% a 77,77 dollari al barile. Anche i titoli finanziari, molto pesanti, hanno chiuso in ribasso, perdendo lo 0,9%, mentre i beni di consumo sono scesi dell'1,7%.

Le azioni di Capital Power Corp sono state tra i maggiori ribassi. Sono scese del 6,3% dopo che la società ha dichiarato di voler acquisire due impianti di generazione a gas naturale con sede negli Stati Uniti per 1,1 miliardi di dollari.

L'unico settore importante a non perdere terreno è stato quello dei materiali. Ha aggiunto lo 0,7% mentre l'oro è salito dell'1,1%, avvicinandosi a 2.000 dollari l'oncia. (Relazioni di Fergal Smith a Toronto e di Siddarth S a Bengaluru; Redazione di Tasim Zahid e Grant McCool)