Le due aziende avevano annunciato il progetto di fusione in agosto, dando a Tevva l'accesso alla produzione statunitense e puntando a un fatturato fino a 1,5 miliardi di dollari nel 2028, ma ElectraMeccanica, con sede a Mesa, in Arizona, ha rescisso l'accordo citando "mancanze da parte di Tevva nel divulgare... informazioni rilevanti".

Tevva, che finora ha raccolto circa 140 milioni di dollari dagli investitori, ha dichiarato di aver fornito un "accesso completo e aperto" a ElectraMeccanica e "cercherà di rivalersi attraverso il dovuto processo legale".

Tevva ha dichiarato di aver "ripreso i contatti con una serie di investitori e società pubbliche alla ricerca di una fusione", aggiungendo di essere "fiduciosa che da queste varie opportunità si assicurerà un finanziamento a medio e lungo termine per completare il suo piano aziendale".

In una dichiarazione ha anche detto di avere un certo numero di camion da 7,5 tonnellate completamente elettrici in produzione da consegnare ai clienti.

Dopo aver attirato miliardi dagli investitori solo pochi anni fa, molte startup EV hanno faticato a causa dell'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse che hanno bloccato l'accesso ai finanziamenti.

Alcune hanno avviato procedure di fallimento, tra cui Volta Trucks, produttore di camion elettrici con sede in Svezia, che ha presentato istanza di fallimento la scorsa settimana.