electroCore, Inc. ha annunciato che il suo prodotto per le prestazioni umane TAC-STIM, la stimolazione non invasiva del nervo vago ("nVNS"), è stato selezionato per far parte del Programma di sovvenzione in tempo reale dei Laboratori di Ricerca dell'Aeronautica Militare (AFRL) per la valutazione e il potenziamento delle prestazioni cognitive in ambienti estremi (A2PEX). A2PEX è un progetto quinquennale guidato dal Florida Institute for Human and Machine Cognition (IHMC) che comprende leader riconosciuti a livello internazionale nelle tecnologie indossabili dell'industria e del mondo accademico. L'obiettivo di A2PEX è costruire un sistema indossabile per rilevare, valutare e aumentare le prestazioni cognitive negli ambienti operativi.

I sensori sviluppati dai partner di A2PEX svilupperanno sensori elettrofisiologici e biomarcatori per valutare lo stress/l'affaticamento degli aviatori in ambienti estremi. Il TAC-STIM nVNS di proprietà di electroCore è stato commissionato dall'IHMC per essere integrato nel sistema A2PEX, per mitigare l'affaticamento e aumentare le prestazioni. TAC-STIM è una forma di nVNS per le prestazioni umane ed è stato sviluppato in collaborazione con il programma Biotech Optimized for Operational Solutions and tactics del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, o "BOOST", e con l'AFRL.

L'Aeronautica Militare ha identificato la necessità di sviluppare nuovi materiali e dispositivi indossabili per valutare e aumentare le prestazioni cognitive degli aviatori in ambienti aerospaziali, come i voli operativi e logistici transoceanici di più giorni e le missioni di lunga durata con aerei a pilotaggio remoto. L'affaticamento derivante da questi fattori di stress estremi può evolvere in problemi di salute cronici e causare diminuzioni della capacità di giudizio e della vigilanza, con conseguenti gravi incidenti aerei. Un rapporto della Commissione nazionale sulla sicurezza dell'aviazione militare del 2020 ha concluso che gli oltre 6.000 incidenti dell'aviazione militare che hanno causato la morte di 224 piloti o equipaggi sono stati in gran parte il risultato della stanchezza cronica.