Emerald Resources NL (ASX:EMR), minatore d'oro da 1,3 miliardi di dollari, sembra aver ricevuto approcci di acquisizione per i suoi sviluppi minerari in Cambogia da parte di pretendenti cinesi, mentre i dealmaker continuano a vendere minatori al gruppo opportunistico. Alla conferenza Diggers & Dealers di Kalgoorlie, questa settimana, stanno aumentando le speculazioni sul fatto che il presidente di Emerald, Simon Lee, potrebbe presto lasciare l'azienda. Emerald è gestita da Morgan Hart, un ex dirigente di Regis Resources, e l'azienda sta per acquisire Bullseye Mining, di cui possiede già circa il 60%.

L'obiettivo principale dell'azienda è la Cambogia, e la direzione possiede circa il 20%, con altri gruppi di investitori istituzionali come BlackRock Inc. (NYSE:BLK) e Van Eck Associates Corporation. DataRoom sa che gruppi cinesi hanno presentato offerte per la miniera. Tuttavia, si ritiene che Emerald veda ancora un margine di guadagno nella miniera, il che la rende esitante a vendere.

Un'altra complicazione è che il Foreign Investment Review Board probabilmente si opporrebbe all'acquisto di una miniera da parte di un gruppo cinese da parte di un'azienda australiana. Ma dimostra che l'attenzione dei pretendenti cinesi è ora rivolta agli asset minerari d'oro al di fuori dell'Australia. Secondo quanto si apprende, Emerald, che questa settimana si presenterà al Diggers & Dealers di Kalgoorlie, sta valutando anche una serie di opportunità che le vengono silenziosamente offerte dai banchieri d'investimento, compresi i gruppi con miniere d'oro offshore, ma è disciplinata sul prezzo.