ROMA (MF-DJ)--"Prima di tutto dobbiamo tenere in mente che abbiamo poco tempo per rispondere all'emergenza climatica e arrivare alla transizione energetica. In questo contesto, non possiamo permetterci di giudicare buona o cattiva qualunque soluzione di energia pulita a prescindere, solo per ragioni ideologiche. Dobbiamo studiare e valutare qualunque soluzione di energia pulita, compreso il nucleare di quarta generazione come sta facendo la Francia, anche se in Italia è un tema più difficile, per arrivare ad un mix energetico sempre in evoluzione e in grado di dare le risposte che cerchiamo sul fronte della sostenibilità. E considerando che ogni area del mondo ha diverse esigenze, strutture, disponibilità economiche".

Lo afferma l'a.d. di Eni, Claudio Descalzi, intervistato da "La Stampa", in merito al nucleare rilanciato anche dala presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Quanto al progetto sulla fusione nucleare di Eni, il manager dice che "è una tecnologia completamente diversa dal nucleare tradizionale. L'obiettivo è avere il primo impianto pilota nel 2025 e la prima centrale cinque-sei anni dopo. A quel punto si aprirebbe una fase più strettamente industriale, con la necessità di nuovi investimenti e impianti. Un grande salto di qualità, un passaggio importantissimo nella costruzione di una nuova Eni".

gug

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November 11, 2021 03:43 ET (08:43 GMT)