SAN GALLO (awp/ats) - Helvetia lancia un avvertimento sugli utili: a partire da luglio un "insolito accumulo di eventi atmosferici intensi" ha causato danni considerevoli in diversi paesi, ha indicato stamane la compagnia di assicurazione.

In base ai calcoli attuali l'onere netto dei sinistri dovuti a catastrofi naturali e a grandi sinistri nel terzo trimestre è stato di circa 200 milioni di franchi. L'importo è di una volta e mezzo superiore a quello dell'intero 2022, sottolinea la dirigenza.

Nella seconda metà dell'anno la società ha registrato un numero di eventi naturali intensi superiore alla media: tempeste, grandinate e forti piogge hanno causato ingenti danni, soprattutto nelle unità di mercato Svizzera, Italia e Germania. A questo si è aggiunto anche un grave incendio in Svizzera all'inizio di luglio.

L'impresa sottolinea però di continuare a godere d una forte capitalizzazione, con un dato SST (test svizzero di solvibilità) di circa il 300% alla fine di settembre. L'impresa può inoltre contare sulla diversificazione degli affari. Il management assicura quindi che si atterrà alla sua politica dei dividendi e conferma l'ambizione di distribuire oltre 1,65 miliardi di franchi agli azionisti per gli esercizi dal 2021 al 2025.

Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne si dovrà attendere l'apertura del mercato. Dall'inizio di gennaio il titolo Helvetia ha guadagnato il 15%.

Helvetia ha una storia di oltre 160 anni, che risale alla Società generale di assicurazioni Helvetia, fondata nel 1858 a San Gallo da alcuni imprenditori e commercianti, e alla Helvetia Schweizerische Feuerversicherungs-Gesellschaft, un'assicurazione incendi creata nel 1861. Oggi il gruppo è attivo sia nell'assicurazione vita che negli altri comparti di copertura del rischio ed è presente in diverse nazioni. Offre soluzioni per 7 milioni di clienti e ha in organico 12'000 dipendenti. Nel 2022 ha registrato premi per 10,7 miliardi di franchi e un utile di 480 milioni.