HP Inc. martedì ha previsto un utile del primo trimestre inferiore alle stime di Wall Street, ma ha mantenuto le sue prospettive di guadagno annuale, in un segno che la domanda nel mercato dei personal computer è ancora in ripresa.

Aziende come HP, Lenovo e Dell Technologies hanno visto la domanda ridursi rispetto ai picchi raggiunti durante la pandemia, quando le tendenze del lavoro da casa hanno fatto aumentare le vendite di computer portatili e altri dispositivi elettronici.

HP prevede che l'utile per azione rettificato del primo trimestre sarà compreso tra 76 centesimi e 86 centesimi, il cui punto medio è inferiore alla stima media degli analisti di 86 centesimi, secondo i dati LSEG.

L'azienda ha dichiarato di essere sulla buona strada per lanciare i suoi PC AI nella seconda metà del prossimo anno e si aspetta che la sua penetrazione aumenti gradualmente.

"Non pensiamo che il mercato si sposterà immediatamente verso i PC AI, pensiamo che ci sarà una certa penetrazione nel '24 e più forte nel '25", ha detto l'Amministratore Delegato Enrique Lores in una telefonata con i media.

I recenti guadagni dei principali produttori di chip per PC, tra cui Intel e Advanced Micro Devices, hanno anche segnalato che il crollo del mercato, durato più di due anni, potrebbe essere vicino alla fine, grazie alla ripresa della domanda in vista delle festività natalizie e dell'aggiornamento di Windows previsto per l'anno prossimo da Microsoft.

HP ha mantenuto la sua previsione di utile rettificato per l'anno fiscale 2024, compresa tra 3,25 e 3,65 dollari per azione.

Il suo fatturato per il quarto trimestre si è attestato a 13,82 miliardi di dollari, leggermente inferiore alle stime di LSEG di 13,85 miliardi di dollari.

"Continuiamo a vedere una domanda debole in Cina, sia per quanto riguarda i consumatori sia per quanto riguarda il settore commerciale, e a questo punto non ci aspettiamo che la situazione cambi", ha detto Lores.

Le vendite del segmento dei sistemi personali di HP, che comprende i PC desktop e notebook, sono diminuite dell'8% rispetto a un anno fa, mentre il segmento della stampa ha registrato un calo del 3%.