MILANO (MF-DJ)--Il ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato i dettagli della 17esima emissione del Btp Italia, il titolo indicizzato all'inflazione italiana con scadenza a 8 anni.

Nel corso della prima fase del collocamento, si legge in una nota del Mef, dedicata agli investitori retail, le contrattazioni, sia per numero di contratti sia per controvalore, hanno registrato una domanda più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e, ancor più, rispetto al terzo.

All'interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che il 58% abbia inoltrato l'ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l'ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l'home banking è stata pari al 42%, la più elevata mai registrata nelle emissioni del Btp Italia. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la prima fase risulta provenire da investitori domestici.

Sempre con riferimento alla prima fase, dei 211.432 contratti conclusi sul Mot (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e Unicredit - dealer dell'operazione - poco più del 60% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa l'88% el totale relativo a questa fase.

Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai dealer e co-dealer, si può desumere che nel corso della prima fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 67 e 33%).

Con riferimento alla sconda fase di collocamento, le informazioni raccolte dai dealer e co-dealer permettono di ottenere delle statistiche quasi totalmente rappresentative dell'ammontare complessivamente allocato. In particolare, il 57% dell'ammontare emesso è stato collocato presso le banche ed il 40,7% presso asset manager. Una quota pari allo 0,88% è stata assegnata a istituzioni non finanziarie, lo 0,8% è stato sottoscritto da fondazioni, mentre una quota pari allo 0,7% è stata allocata ad assicurazioni.

La seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell'arco di due ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 2.179,498 milioni di euro.

Il collocamento del titolo nella seconda fase ha visto una presenza predominante di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto l'83,5%, mentre il restante 16,5% dell'emissione è stato sottoscritto da investitori europei. Tra questi, le quote più rilevanti sono state collocate in Francia (6,3%), nel Regno Unito (6,1%) e in Germania (2,4%).

lus/com


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June 24, 2022 13:30 ET (17:30 GMT)