ROMA (MF-DJ)--Il Parlamento assume su di sé la gestione degli interventi sui crediti deteriorati delle banche (20 miliardi le sofferenze nette a giugno, secondo Abi) e mette attorno a un tavolo i grandi istituti e le principali società specializzate per elaborare la bozza di iniziativa legislativa.

Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che giovedì 22, alle 17h30 in via San Macuto, presso la Camera si è tenuto un vertice in presenza (ma con alcuni collegati da remoto) guidato da Carla Ruocco, presidente della Commissione bicamerale sulle banche, affiancata da Toni Marcelli, alto funzionario della Consob distaccato in Commissione. Del progetto fa parte anche Cdp che dovrebbe avere un ruolo chiave. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps, Bper, Ibl banca, Amco, Prelios, do Value, Intrum. Questa iniziativa assorbe le altre ipotesi, come il piano Glam di Amco, esaminato in un vertice Abi a metà luglio. Il prossimo vertice è in calendario il 24 settembre.

Il nuovo piano di lavoro prevede un duplice obiettivo: da un lato la nascita di un Fia (Fondo di investimento alternativo) e dall'altro una corsia preferenziale per banche e debitore nel negoziare condizioni di risoluzione del rapporto di credito - specie relativamente ai mutui prima casa - favorevoli per il debitore e nel rispetto del credito. Di un mutuo il Fondo comprerebbe il credito che ha come sottostante la casa lasciando al debitore il possesso per dieci anni, con un canone di favore e l'opzione di riacquisto della stessa casa a condizioni vantaggiose.

Il primo confronto ha riscontrato grande interesse delle banche a sostenere la nascita dell'iniziativa. Al Fia (soggetto completamente terzo rispetto al creditore e al debitore) spetta acquistare l'immobile dal debitore originario garantendo a quest'ultimo delle «tutele», definite dal regolamento del fondo, tra cui la locazione dell'immobile stesso, per un periodo almeno decennale e ad un canone agevolato, e la possibilità di acquistare la casa a un prezzo predeterminato e costante per tutta la durata della locazione. All'ex debitore, per il tramite del Fia, viene concessa la facoltà di estinguere il proprio debito nei confronti del creditore e di ottenere la cancellazione dell'ipoteca in sede di atto di compravendita dell'immobile. Infine, al creditore di natura bancaria è consentita l'eliminazione contabile della sofferenza e il mancato assoggettamento alla normativa di vigilanza in materia di calendar provisioning. Tali previsioni possono essere tuttavia applicate solo a condizione che il gestore del Fia, il creditore, il debitore e l'investitore non versino in alcun modo in situazioni di conflitto di interessi e non siano parti correlate, che non vi siano operazioni tra parti correlate e, ai sensi del principio contabile IFRS 10, che non vi sia alcun soggetto in grado di esercitare una «notevole influenza» su uno o più degli altri soggetti.

Non mancano le zone d'ombra su chi dovrebbe finanziarie il Fia, sebbene si sia parlato di Cdp e di investitori istituzionali. Dubbi sono stati sollevati dalle banche sul prezzo di acquisto degli immobili. E c'è chi vorrebbe introdurre alcune soglie di reddito affinché l'iniziativa sia limitata a coloro che hanno realmente bisogno, come i giovani, le coppie appena unite e i lavoratori che a seguito del Covid si sono trovati in difficoltà: tutti questi con riferimento alla salvaguardia della prima casa.

pev

(END) Dow Jones Newswires

July 28, 2021 02:47 ET (06:47 GMT)