MILANO (MF-DJ)--Stralciare i riferimenti sul golden power e su Milano sede di Borsa-Euronext dalla versione finale della mozione che ieri la Camera ha votato sono state due mancanze evidenti. Al punto che i partiti sia di governo sia d'opposizione si sono poi detti favorevoli, a voce, su entrambe le misure.

Alla fine hanno approvato il testo della maggioranza con 406 voti a favore, mentre si sono astenuti i 50 deputati di FdI che avevano a loro volta presentato un testo alternativo su Borsa Spa. Ovvero l'asset, ritenuto strategico dal Parlamento, rilevato di recente da Euronext in tandem con Cdp e Intesa Sanpaolo. I soci italiani saliranno, rispettivamente, al 7,3% e all'1,3% del nuovo gruppo attraverso un doppio aumento di capitale, di cui uno riservato e uno aperto a tutti i soci di Euronext. Perché Borsa è costata 4,325 miliardi di euro e la holding che ragruppa sei listini europei deve affrontare un rafforzamento. Quindi Cdp dovrà sborsare a breve almeno 440 milioni di euro per il 7,3% di un gruppo che oggi capitalizza 6,03 miliardi di euro e poi affrontare un secondo aumento.

Nel frattempo, mentre l'Italia si prepara a fare la sua parte, tenendo fede agli accordi, la Francia - attraverso il ceo di Euronext, Stéphane Boujnah - si sta posizionando al meglio all'interno del gruppo grazie a una serie di nomine manageriali di vertice di cui MF-Milano Finanza ha più volte scritto negli ultimi mesi. L'insidia principale, come temono Parlamento, Consob e Bankitalia, consiste nella possibilità concreta di vedere le attività principali spostate in autunno a Parigi, in parallelo al nuovo piano industriale di Euronext. Ecco perché la mozione su Borsa è così importante e perché è stato chiesto al governo di ricorrere al golden power se necessario per tutelare un asset d'indubbia rilevanza nazionale. Nella versione finale esiste un vago riferimento: «con ogni strumento di propria competenza».Ieri Giulio Centemero (Lega), che conosce bene il dossier, ha invocato in maniera chiara l'uso del golden power se necessario, mentre Davide Zanichelli (M5S) ha ricordato come Borsa abbia reso il 7% l'anno al London Stock Exchange e che pertanto Milano abbia tutte le carte in regola per essere la sede del nuovo gruppo. Una posizione condivisa anche da Sestino Giacomoni (Forza Italia), secondo il quale «Milano deve diventare la capitale finanziaria dell'Europa, essendo Borsa una struttura finanziaria fondamentale per il Paese». Anche Marco Osnato (Fratelli d'Italia) ritiene che il golden power costituisca «un'opportunità concreta: bisogna enfatizzare il ruolo dell'Italia nel sistema finanziario europeo e mettere in evidenza Milano, dopo il cattivo esempio dell'Ema». Queste posizioni hanno spinto Claudio Durigon, sottosegretario al Mef, a dichiarare che «il processo d'acquisizione da parte di Euronext non deve pregiudicare la piazza finanziaria di Milano, che va ulteriormente rilanciata quale asset fondamentale per il nostro Paese».

fch

(END) Dow Jones Newswires

April 15, 2021 02:20 ET (06:20 GMT)