MILANO (MF-DJ)--Dopo la presentazione del piano industriale al 2024, con la clearing house del gruppo spostata a Roma e le sinergie previste a 100 milioni, in questa intervista esclusiva a Class Cnbc il ceo Stephane Boujnah parla di quali sono i piani di Euronext per Borsa Italiana.

Domanda. Lei ha detto che è un momento fondamentale di cambiamento. Quale sarà il ruolo di Euronext e di Borsa Italiana?

Risposta. L'acquisizione di Borsa Italiana e l'integrazione con Euronext hanno cambiato radicalmente la forma del gruppo. Ci sarà la migrazione dei datacenter da Londra a Ponte San Pietro, vicino a Bergamo, e questa è l'infrastruttura più critica e importante: il 25% del trading delle azioni in Europa avverrà su questi server. Inoltre molti clienti di Euronext, come banche d'affari e altri, sposteranno i loro server vicino a Bergamo e questo è un grande cambiamento complessivo.

D. Un cambiamento riguarda anche il nuovo ruolo di Cassa di Compensazione, basata vicino a Roma. Perché avete preso questa decisione?

R. Faremo in modo che diventi una grande società, chiamata Euronext Clearing, che avrà una struttura tecnologicamente avanzata e risponderà alle esigenze dei flussi europei che devono passare attraverso il clearing del gruppo. Lo facciamo per avere una gestione diretta delle esigenze dei nostri clienti. Si tratta dunque di una trasformazione che si tradurrà in maggiori investimenti nei team di Cassa di Compensazione a Roma e Milano. La Cassa diventerà la struttura di clearing di Euronext in Europa.

D. Avete sollevato l'asticella della sinergia fino a 100 milioni. Avremo più o meno dipendenti in Borsa Italiana in futuro?

R. Alla fine del 2024 Borsa Italiana avrà più dipendenti di oggi per varie ragioni. Le sinergie sono condivise con le altre location di Euronext e siamo molto impegnati a espandere il business di Borsa Italiana. Ad esempio, il partner Aruba a Bergamo sta già creando nuovi posti di lavoro per gestire il nuovo datacenter.

D. Allora da dove verranno i risparmi?

R. Arriveranno dall'interruzione di consulenze esterne, dall'internalizazzione della tecnologia Euronext in Borsa Italiana con la cessazione di accordi che aveva con London Stock Exchange. Avremo sinergie al di fuori dell'Italia proprio legate a questa transizione.

D. Borsa italiana è una società redditizia e rappresenta una buona percentuale dei profitti di Euronext. Quanti utili di Borsa Italiana verranno reinvestiti per supportarne la crescita?

R. Siamo un'organizzazione federale e vogliamo evitare piani di investimento nazionali. Investiamo in sistemi e infrastrutture, ma non guardiamo al livello locale. Risponderò comunque in termini qualitativi alla domanda: calcolando gli investimenti su Bergamo, quelli sul clearing a Roma e tutti gli altri, possiamo dire che gli investimenti maggiori del nostro gruppo nei prossimi anni saranno diretti all'Italia. Borsa Italiana è una società redditizia, è la componente più grande del gruppo Euronext ed è un'opportunità per noi, verso cui convergeranno la maggior parte degli investimenti di qui ai prossimi anni.

D. Come è stata la discussione con gli azionisti italiani come Cdp e Intesa Sanpaolo sul nuovo piano industriale?

R. Entrambi sono investitori in Euronext e hanno il diritto di consultazione. Quando abbiamo deciso di nominare Fabrizio Testa come nuovo ceo di Borsa Italiana sono stati parte della consultazione. I dettagli dei piani industriali però non sono discussi con loro.

D. Qual è il mandato del nuovo ceo di Borsa Italiana?

R. Avrà altri due ruoli: sarà membro del board di Euronext e sarà completamente coinvolto in tutte le decisioni del gruppo e sarà anche head of fixed income trading. Ci piace anche l'idea che Fabrizio Testa sia stato identificato proprio dal board di Borsa Italiana circa un anno e mezzo fa come successore naturale di Raffaele Jerusalmi, che comunque ha fatto un lavoro fantastico.

D. Cosa cambierà per le società italiane che guardano alla borsa?

R. Quando la migrazione sarà completa le società italiane faranno parte del maggior pool di liquidità in Europa con 6.500 miliardi di capitalizzazione aggregata, circa il doppio del mercato del London Stock Exchange e tre volte quello di Francoforte. Le società avranno accesso al maggior pool di liquidità in Europa, con una piattaforma tecnologica più robusta per gli investitori del resto del mondo e in particolare per i piccoli investitori in Italia. Ora l'obiettivo deve essere capire come possono essere adattate agli standard le ammissioni alla quotazione in Italia. Le procedure devono essere alleggerite e semplificate: il paradosso è che l'Italia ha il maggior numero d'imprese familiari tecnologiche di media grandezza che hanno il profilo perfetto per essere quotate. Avete una grande quota di risparmio domestico e sono stati introdotti incentivi fiscali, ma qualcosa ancora manca: il processo di quotazione e ammissione in borsa è uno dei più complessi d'Europa. La soluzione è fare in modo che il processo di quotazione diventi più coerente con quello che avviene in altre giurisdizioni: siamo sicuri che già ci si stia iniziando a muovere in questa direzione e presto avremo dei risultati. Se Borsa Italiana ha successo, anche Euronext ha successo e quindi voglio completare al meglio questa integrazione.

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 10, 2021 02:07 ET (07:07 GMT)