MILANO (MF-NW)--"Nella seconda parte dell'anno, per quanto percepiamo dalle aziende, si sta instaurando un trend interessante nel mondo moda, che mostra andamenti positivi nonostante le forti differenziazioni all'interno dell'aggregato. Bene l'abbigliamento (+17%), meno bene tessitura e filatura e pelletteria".

Lo ha affermato Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, durante la seconda giornata del 'Milano Fashion Global Summit' di MFF - Milano Finanza Fashion, organizzato da Class Editori e trasmesso da Class Cnbc. "L'andamento è confermato dai dati sulle esportazioni, ad agosto la crescita è stata del 4%. Circa un quarto della bilancia commerciale ad esclusione dei prodotti petroliferi è attribuibile al fashion", continua Guelpa.

"Il settore sente della contrazione dei consumi delle famiglie, ma bisogna ricordare che presenta molteplici segmenti. Tra questi, il luxury risente poco dell'aumento dei tassi di interesse e delle pressioni inflative", ricorda l'analista menzionando il contesto macroeconomico e le prospettive di crescita del settore. Guardando al prossimo futuro, "nel 2024" secondo Guelpa "bisognerà continuare a monitorare il rallentamento dell'inflazione, ma anche il calo, più lento, dei tassi d'interesse. L'anno non sarà particolarmente brillante ma sarà l'occasione per concentrarsi su temi importanti come la sostenibilità, a cui la clientela è molto attenta, e il digital".

"C'è bisogno di nuovi lavoratori, il fashion è un settore che richiede profili professionali anche molto qualificati e queste risorse non sono disponibili sul mercato italiano", sostiene Guelpa facendo riferimento ai distretti, una realtà testimonianza della frammentazione degli operatori del mercato italiano.

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October 24, 2023 04:24 ET (08:24 GMT)