MILANO (MF-DJ)--Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei

Territori di Intesa Sanpaolo, dipinge un quadro piú positivo del previsto

per l'economia italiana e per l'industria nel 2023. Nonostante le

possibili tensioni sul prezzo dell'energia, il rallentamento economico

potrebbe non trasformarsi in una recessione grazie anche alla forza del

tessuto produttivo italiano e ad alcuni fattori favorevoli come la spinta

del Pnrr, la graduale riapertura del mercato cinese e la capacitá delle

imprese di muoversi sulla via dell'efficientamneto energetico. Il tutto

anche grazie all'impegno delle banche a fornire la liquiditá necessaria

per evitare shock.

"L'Italia sta crescendo: secondo il dato di settembre il Paese - al netto di eventi negativi - crescerá del 3,9% nel 2022; un dato che la pone tra le teste di serie in Europa", ha affermato Barrese aprendo l'ottava edizione di Motore Italia, evento di Class Editori, e dei suoi media, dedicato alle piccole e medie imprese. "E' avvenuto questo perchè le nostre aziende hanno accelerato dopo la pandemia di Covid-19. E lo hanno fatto dopo 10 anni difficili dove la crescita era asfittica. Le aziende hanno saputo riqualificarsi e hanno esportato, si sono digitalizzate grazie anche all'industria 4.0, hanno migliorato e aumentato la produttivitá. Hanno così retto il colpo del Covid, lavorando coi mercati internazionali grazie alla digitalizzazione", ha proseguito.

Un punto di forza dell'impresa italiana è l'export, ma la mappa delle esportazioni in questi mesi sta cambiando. "Stiamo vedendo uno spostamento significativo dell'export verso gli Stati Uniti perchè chiusi altri corridoi" come quello cinese "le aziende si stanno orientando verso gli Usa. E stanno convertendo alcune produzioni per servire quel tipo di mercato. Sono molto veloci a riconvertirsi e questo è un aspetto positivo. L'Italia è il quinto Paese esportatore al mondo. L'aspetto negativo è la dimensione. L'Italia attraverso gli investimenti in innovazione può migliorare la produttivitá e contenere i costi. E può garantire all'Occidente l'approvvigionamento. Il Paese ha dimostrato al mondo di esserci. E' stato chiuso ha fatto quello che doveva fare, in modo serio, e poi è tornato sui mercati. Gli investitori lo hanno notato.

Questa è una grande opportunitá in cui deve giocare un ruolo: dai micro-chip a produzioni piú complesse".

La vera leva delle Pmi è quella dell'efficientamento energetico per marciare verso una sempre piú necessaria indipendenza. "Le aziende stanno cogliendo l'occasione dell'efficientamento energetico. Non mi stupirei se trovassimo tra 12-18 mesi l'industria italiana alla fine di un percorso di efficientamento energetico che la renderá meno dipendente. Il momento è complicato, ma non mi stupirei se questa pressione diminuisse e il rallentamento potrebbe anche non trasformarsi in una recessione", ha spiegato Barrese. "Rimango con una visione positiva grazie alla forza della nostra industria. Le nostre imprese stanno guadagnando anche quote di mercato e stanno diventando sempre piú eco-sostenibili. La nostra industria può diventare full-electric e il Paese sta ricevendo un suo certificato di qualitá grazie alla sua manifattura".

Barrese garantisce l'impegno di Intesa Sanpaolo e delle banche per

sostenere la liquiditá delle imprese. "Il gruppo eroga, in media, tra i

40 e i 50 mld l'anno. Il credito è un elemento essenziale per far girare

il motore dell'economia, è la benzina. Mi piace dire che le banche hanno

una funzione importante nel sistema cardiovascolare: mai far sì che ci

sia un infarto dal punto di vista della liquiditá. Ma questa liquiditá

deve arrivare con soluzioni funzionali alle esigenze del momento. Per

esempio ora occorre affrontare il tema energetico: serve una liquiditá

che permetta di rateizzare le bollette" ed è quello che stiamo facendo".

cce

MF-DJ NEWS

2114:10 nov 2022


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November 21, 2022 08:11 ET (13:11 GMT)