TORINO (MF-DJ)--Iveco Group ha presentato, a favore del proprio marchio Iveco Bus, produttore di primo piano nel settore degli autobus urbani, interurbani e turistici, una richiesta di accesso ai contratti di sviluppo del ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito delle opportunitá fornite dal Pnrr.

L'obiettivo, spiega la società, è avviare investimenti manifatturieri e attivitá di ricerca e sviluppo che si avvarranno delle competenze e dei prodotti della filiera automotive nazionale, con particolare attenzione al settore della componentistica dedicata.

L'investimento si propone di sostenere la transizione energetica nel segmento del trasporto collettivo di persone in Italia, di sviluppare e introdurre tecnologie avanzate di propulsione sul territorio nazionale e di rilanciare l'alleanza tra le diverse aree del Paese, dal momento che i siti del gruppo interessati dal progetto sono quelli di Torino e di Foggia, oggi specializzati nella produzione di motori industriali a combustione interna.

"Si tratta di un'iniziativa industriale importantissima, poichè sancisce il rinnovato impegno di Iveco in Italia nel segmento degli autobus, dopo che alcuni anni fa venne presa la dolorosa decisione

di trasferirne altrove la produzione. Inoltre si va a beneficio di due

stabilimenti powertrain, quello di Torino e quello di Foggia, che per loro natura nel tempo avranno bisogno di nuove produzioni per adeguarsi alla transizione energetica".

Positivo il commento delle sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr sulla notizia che Iveco starebbe valutando il ritorno alla

produzione di autobus in Italia, a Torino e Foggia. "Confidiamo che il

governo voglia approvare in tempi rapidi l'investimento, poichè è

essenziale che i fondi del Pnrr vadano a beneficio dell'economia reale e a sostegno della transizione energetica e, come in questo caso, a sostegno della filiera italiana piú volte chiesto dalle organizzazioni sindacali. Chiederemo, appena il progetto si delineerá meglio, un incontro nazionale con la partecipazione dei territori interessati per chiarire le ricadute produttive ed occupazionali".

In particolare, presso gli impianti piemontesi si valuta il potenziamento delle attivitá di ingegnerizzazione e fabbricazione di batterie elettriche.

A tal proposito la Fiom-Cgil di Torino ha reso noto che oggi si è tenuto un incontro tra la direzione Cnh industrial e le organizzazioni sindacali in cui è stato comunicato che nello stabilimento torinese verrà fatta l'ingegnerizzazione e la produzione di batterie, motori elettrici, ad idrogeno e biocarburante per gli autobus Iveco.

A Foggia, invece, l'azienda prefigura la possibilitá di installare nuove linee per il montaggio finale di autobus ad alto contenuto tecnologico, a zero emissioni (Bev-Battery Electric Vehicles e Fcev-Fuel Cell Electric Vehicles) e a basse emissioni (metano/biometano e diesel/biodiesel di ultima generazione). In sintesi, la lavorazione iniziale di questi nuovi autobus sará avviata negli altri impianti del gruppo giá oggi dedicati alla produzione di Iveco Bus. Verrá quindi proseguita e arricchita di valore aggiunto tecnologico a Foggia, grazie alle propulsioni alternative prodotte a Torino e alle celle a combustibile a idrogeno. Sempre a Foggia sará completata con l'aggiunta della componentistica fornita in larga misura dalla filiera nazionale dell'automotive.

La fabbricazione e le relative attivitá di ricerca e sviluppo sulle batterie, così come le forniture motoristiche dei veicoli a basse emissioni, saranno affidate a Fpt Industrial, il brand del gruppo dedicato alle tecnologie powertrain, leader globale nella progettazione, produzione e vendita di motopropulsori.

Subordinatamente all'accettazione della richiesta di accesso al contratto di sviluppo, il passaggio a una fase progettuale avanzata e quindi operativa avverrebbe giá nel corso del 2022, con l'ambizione di produrre i primi autobus nella primavera del 2023. L'investimento dell'azienda prevede anche l'impiego di nuove competenze, alle quali si fará fronte sia formando dipendenti giá in organico sia con nuove assunzioni. Il piano aggiungerebbe capacitá produttive e tecnologiche al Brand in Europa, senza influire sui piani di sviluppo giá in essere e sui livelli di produzione degli altri stabilimenti europei di Iveco Bus.

Con questo progetto, grazie alle proprie tecnologie, Iveco Bus e Fpt Industrial intendono contribuire al processo di transizione energetica ed ecologica nel segmento del trasporto collettivo di persone, rilanciando la competitivitá della filiera italiana degli autobus.

Domenico Nucera, president Bus Business Unit di Iveco Group, ha dichiarato: "Siamo convinti della bontá della nostra proposta e felici di annunciarla oggi perchè, confidando nella sua accettazione, ci permetterá di sviluppare nuove competenze, di contribuire allo sviluppo economico del Paese e di giocare un ruolo da protagonisti nel necessario e urgente processo di rinnovamento del parco circolante italiano per il trasporto pubblico locale".

A stretto giro è arrivato il commento del ministro per lo Sviluppop economico, Giancarlo Giorgetti: "Bentornata Iveco! Dopo tante chiacchiere sul reshoring, arrivano i fatti. È una bellissima notizia per il rilancio dell'industria italiana e un segnale concreto dell'attuazione dei sostegni governativi che si accompagnano a un'idea imprenditoriale di successo che vuole riportare, come in questo caso, produzioni importanti nel nostro Paese".

Giorgetti ha poi aggiunto che "la norma sul fast track, che ho fortemente voluto, consente di velocizzare e superare eventuali ostacoli burocratici per realizzare investimenti strategici in Italia. L'auspicio è che Iveco sia solo il primo di tanti altri progetti che vanno in questa direzione".

alessandro.mocenni@mfdowjones.it

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2018:04 giu 2022


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