Telecom Italia (TIM) prevede che i suoi utili core cresceranno dell'8% su base annua composta nei prossimi tre anni, grazie ad una nuova struttura più snella dopo la vendita pianificata della sua rete fissa nazionale, ha dichiarato mercoledì.

Con un valore fino a 22 miliardi di euro (24 miliardi di dollari) e con il sostegno del Governo italiano, l'operazione di vendita della rete è progettata per ridurre il debito dell'azienda e tagliare i costi.

"La vendita della rete fissa consentirà a TIM di entrare nel mercato con meno vincoli finanziari e normativi", ha dichiarato TIM in un comunicato dopo che il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo piano aziendale triennale definito dall'Amministratore Delegato Pietro Labriola.

L'ex monopolio telefonico punta ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3% per i ricavi nel periodo fino al 2026 per la società semplificata, nell'ambito di un programma che ha chiamato "Free To Run".

L'anno scorso ha registrato un fatturato di 14,4 miliardi di euro su base proforma per la nuova struttura, mentre l'utile prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA), compresi i costi di locazione, si è attestato a 3,5 miliardi di euro sulla stessa base.

Per la sua attività domestica, sotto pressione da anni a causa della forte concorrenza sui prezzi, TIM ha previsto una crescita degli utili core ad un tasso annuo del 9-10% nel periodo su base composta, da 1,9 miliardi di euro dello scorso anno.

In base al modello voluto da Labriola, il business domestico consumer stabilizzerebbe la sua base di ricavi grazie alla creazione di partnership per vendere ai suoi clienti un'ampia gamma di servizi oltre alla connettività, mentre il ramo enterprise continuerebbe la sua crescita aiutato da un mercato cloud in espansione.

L'azienda ha dichiarato di aspettarsi di generare un flusso di cassa libero positivo sia in Italia che dalla sua unità quotata in Brasile nel periodo fino al 2026.

TIM, che prevede di finalizzare la vendita della rete al fondo statunitense KKR a metà anno, prevede che il suo debito dopo il leasing scenderà a 1,6-1,7 volte i suoi utili core nel 2026, da 3,8 volte l'anno scorso con la struttura attuale.

Il Consiglio di amministrazione uscente, il cui mandato scade ad aprile, ha anche stilato una lista di candidati che gli investitori dovranno votare all'assemblea degli azionisti.

La lista include il nome di Labriola per mantenere il ruolo di CEO e l'avvocato d'affari Alberta Figari come presidente, in sostituzione di Salvatore Rossi. (1 dollaro = 0,9178 euro) (Servizio di Elvira Pollina, redazione di Keith Weir)