Soprattutto considerando che il titolo viene scambiato a multipli apparentemente molto bassi, circa 8-9 volte gli utili e 5-6 volte l'EBITDA, il che rappresenta la metà della sua media storica di valutazione.

Tuttavia, i precedenti del gruppo parlano a suo favore: negli ultimi dieci anni ha raddoppiato il suo fatturato mantenendo margini soddisfacenti, conservando un bilancio generalmente privo di debiti.

Nel corso degli ultimi cinque esercizi, l'azienda ha generato un utile annuo compreso tra 150 e 200 milioni di dollari, garantendo una redditività a due cifre nonostante l'ambiente altamente competitivo.

La gestione aziendale appare impeccabile sulla carta: l'allocazione del capitale è equilibrata tra riacquisti azionari mirati, distribuzione di dividendi e una serie di piccole acquisizioni ben integrate.

Sebbene La-Z-Boy sia lontana dai settori dell'intelligenza artificiale, dell'internet of Things o del calcolo quantistico, finché gli americani continueranno a sedersi, il gruppo sarà presumibilmente presente per offrire loro i suoi prodotti.

Negli ultimi dieci anni, il titolo ha offerto ripetutamente interessanti opportunità d'ingresso in ciascuna delle sue fasi di pullback. Questa volta è diverso?