ROMA (MF-NW)--L'episodio sembra un po' datato, ma è un ulteriore tassello che aiuta a ricomporre il complesso puzzle della dynasty Del Vecchio. I protagonisti, ancora una volta, sono i sei figli che Leonardo Del Vecchio ha avuto da tre relazioni diverse.

Secondo quanto MF-Milano Finanza ha potuto ricostruire, immediatamente dopo la morte del miliardario fondatore del colosso dell'occhialeria EssilorLuxottica, il 27 giugno del 2022, la cooptazione di un nuovo consigliere nel board di Essilux al posto di Del Vecchio è stato motivo di contrasto fra Claudio Del Vecchio, il 66enne primogenito nato dal matrimonio dell'imprenditore con Luciana Nervo, e Leonardo Maria Del Vecchio, 28 anni, nato invece dalle seconde nozze con Nicoletta Zampillo.

Il motivo? In quel momento, entrambi i figli hanno manifestato l'intenzione di voler prendere quel posto. Un passaggio delicato, oltre che per la difficoltà della situazione, anche per i trascorsi dei familiari in azienda. Come dimostra anche la blindatura della gestione del top manager Francesco Milleri nella governance della holding lussemburghese Delfin, il fondatore aveva sempre prefigurato per i figli un ruolo da azionista nelle società di famiglia, lontano dalla gestione operativa. «Si può licenziare un manager ma non si possono licenziare i propri figli», aveva riassunto una volta Del Vecchio in un'intervista la propria visione. Una regola aurea che poi nel tempo ha avuto qualche eccezione. Mentre il primogenito Claudio era in America alle prese con l'avventura imprenditoriale in Brooks Brothers, Del Vecchio scelse di far entrare nel management di Luxottica non solo il figlio più piccolo Leonardo Maria, a cui giovanissimo (ora ha 28 anni) era stata affidata la responsabilità del retail, ma anche Rocco Basilico. Quest'ultimo è il figlio, oggi 34enne, nato dal primo matrimonio di Zampillo con il banchiere Paolo Basilico e che Del Vecchio aveva messo alla guida del marchio di lusso Oliver People e poi nominato anche chief wearables officer di tutta EssilorLuxottica. Inutile dire che lo strappo alle regole operative di casa Luxottica era dispiaciuto al primogenito.

Così alla morte del padre, Claudio espresse il desiderio di entrare nel board Essilux, così come anche Leonardo Maria. Un'empasse risolta da Milleri e dal board cooptando invece Mario Notari, consigliere di Delfin e notaio di fiducia. Qualche mese più tardi, Leonardino è stato promosso chief strategy officer di Essilux e a Claudio invece è andata la supervisione degli investimenti di Delfin nell'amato Nordest, come quello in Ceramica Dolomite.

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3009:58 ott 2023


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