La recente fase di calo ha avvicinato il titolo Michelin (CGDE) al supporto di medio termine di 25.99 EUR. Sembra un buon timing di acquisto.
Riassunto
● La società gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
● In generale e in una prospettiva a breve termine, la società presenta una situazione di base interessante.
● Secondo Refinitiv, il punteggio ESG dell'azienda relativo al proprio settore d'attività è positivo.
Punti forti
● Con un rapporto prezzo/utili a 9.09 per l'esercizio in corso e 8.42 per l'esercizio 2024, i livelli di valutazione del titolo sono molto bassi in termini di multipli di guadagno.
● In sostanza, con un ratio "enterprise value to sales" di circa 0.78 per l'esercizio in corso, la società appare sottostimata.
● L'azienda appare poco valorizzata se si considera il valore del suo attivo netto contabile.
● Quest'azione rappresenta un grande interesse per investitori in cerca di rendimento.
Punti deboli
● Secondo le previsioni di Standard & Poor's, le prospettive di crescita sul fatturato dell'azienda nei prossimi anni sono molto basse.
La Compagnie Générale des Etablissements Michelin è uno dei leader mondiali nella produzione e commercializzazione di pneumatici. I prodotti sono venduti principalmente con i marchi Michelin, BFGoodrich, Kleber, Uniroyal e Taurus. Le vendite nette sono suddivise per attività come segue: - vendita e distribuzione di pneumatici (75,2%): pneumatici per veicoli leggeri (67,3% delle vendite nette) e per autocarri pesanti (32,7%). Il gruppo offre anche servizi e soluzioni per migliorare l'efficienza dei trasporti; - altro (24,8%): vendita di pneumatici speciali per macchine agricole e di ingegneria civile, veicoli a due ruote e aerei. Inoltre, Michelin offre soluzioni per supportare viaggi e spostamenti (mappe stradali e guide gastronomiche e turistiche, ViaMichelin, Tablet e Robert Parker) e sviluppa materiali high-tech per molti settori. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (8,8%), Europa (26,1%), Nord America (39,2%) e altri (25,9%).