Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da Tom Westbrook

Addio alla settimana in cui si guardava il calcio e il cricket mentre si faceva il conto alla rovescia per l'indice dei prezzi dei consumi personali degli Stati Uniti di venerdì.

L'attesa si è fatta movimentata a seguito di sorprese preoccupanti sull'inflazione in Canada e Australia, di un crollo dello yen e di una reazione negativa ai solidi risultati di Micron.

Le azioni del produttore di chip, considerato un indicatore del settore grazie alla sua esposizione a diversi tipi di chip e clienti, sono scivolate dell'8% negli scambi after-hours e hanno trascinato al ribasso i futures del Nasdaq.

Il mercato obbligazionario australiano ha subito un contraccolpo, con i futures sui titoli di Stato a tre anni in calo di 26 ticks in due sessioni, a causa dell'aumento del rischio di un altro rialzo dei tassi. I titoli bancari australiani sono scesi in previsione del dolore economico e i titoli obbligazionari, dalle utility all'immobiliare, sono stati puniti oltre alla vendita dei dividendi.

Il ritmo dei tagli dei tassi previsti in Canada si è ridotto.

Lo yen, nel frattempo, è scivolato ai minimi di una vita sull'euro e ai minimi dal 1986 a 160,88 per dollaro mercoledì, rimanendo vicino a questi livelli nella sessione asiatica, mentre il ministro delle Finanze del Giappone ha ribadito le sue preoccupazioni.

Lo yen è sceso di circa il 12% sul dollaro quest'anno, il calo maggiore di qualsiasi valuta del G10, soprattutto a causa dell'ampio divario tra i tassi d'interesse statunitensi - superiori al 5% nel breve periodo - e quelli giapponesi, che sono intorno allo zero.

I sondaggi sulla fiducia, sui servizi e sul sentimento economico della zona euro sono previsti per giovedì, così come i dati finali sul PIL degli Stati Uniti, anche se entrambi saranno probabilmente oscurati dalla lettura del PCE, la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve, prevista per venerdì.

La CNN trasmette anche il primo dibattito presidenziale degli Stati Uniti, in cui il debito e il dollaro saranno probabilmente al centro della discussione, anche se i mercati hanno finora faticato a comprendere le implicazioni dell'esito delle elezioni di novembre.

Joe Biden e Donald Trump avranno i microfoni silenziati quando non sarà il loro turno di parlare.

Gli elettori vedono il candidato repubblicano Trump come migliore per l'economia, ma preferiscono l'approccio del suo rivale democratico, il Presidente Biden, per quanto riguarda la conservazione della democrazia, secondo un nuovo sondaggio Reuters/Ipsos. Negli Stati in bilico, tuttavia, secondo un sondaggio del Washington Post, più elettori si fidano di Trump per salvaguardare la democrazia.

Come si valuta questo?

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati giovedì:

Sondaggi sul sentimento della zona euro

PIL DEGLI STATI UNITI

Dibattito presidenziale statunitense