MILANO (MF-DJ)--Da Investindustrial con la quotazione di Ermenegildo Zegna fino a L Catterton con Etro, i fondi d'investimento sostengono i fashion family business italiani. "Dal 2017 a oggi sono state annunciate oltre 70 operazioni di M&A aventi per target società italiane del settore moda (incluse aziende della filiera) a conduzione imprenditoriale/famigliare, con un picco nel 2018 (20 operazioni), rallentato nel 2020-2021 a causa delle dinamiche Covid (12-14 operazioni)". A evidenziarlo è Emanuela Pettenò, partner Pwc Italia, consumer markets leader and markets deals leader, che ha condotto per MFF un'analisi ad hoc.

Tra i principali deal degli ultimi anni con protagonisti i private equity ci sono, oltre ai due già citati, quello tra Missoni e Fsi-Fondo strategico italiano, tra Trussardi e Quattro r, tra Woolrich e L-gam e gli investimenti di Style capital di Roberta Benaglia in LuisaviaRoma, Forte_forte e Msgm di Massimo Giorgetti. E, ancora, le operazioni messe a segno da Made in Italy fund con 120% Lino, Rosantica, Gcds e Dondup. Alcune attività, come acquisizioni/cessioni o finanziamenti, all'interno di aziende a conduzione familiare sono state finalizzate poi da società già operanti nel settore. È il caso di Moncler con Stone island, di Naracamicie con Camicissima o di Ermenegildo Zegna con Agnona, per citarne alcune. "La maggior parte di queste operazioni", ha specificato Pettenò, "è avvenuto con ingresso contestuale di fondi di private equity che hanno dato garanzie all'imprenditore di mantenere un coinvolgimento attivo nella gestione dell'azienda offrendosi di supportarne l'internazionalizzazione e la managerializzazione, apportando non solo capitale per la crescita, ma anche competenze di natura gestionale".

Le imprese familiari, ha evidenziato Alessandro Piermanni, partner Dla piper in Italia, costituiscono un elemento portante dell'economia globale, dove rappresentano circa il 60-70% di tutte le aziende, e la spina dorsale dell'economia italiana. In Italia sono oltre il 90% e, considerando solamente le realtà con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, producono circa il 40% del giro d'affari, fornendo impiego a oltre il 45% degli occupati. I family business, però, sono un modello vincente e fragile allo stesso tempo. "Di fronte a criticità come quelle portate dalla pandemia un intervento straordinario può rappresentare un valido ed efficace strumento di aiuto. L'industria della moda e del lusso ha mostrato di essere terreno fertile per le attività di M&A nonostante la diffusione della pandemia", ha aggiunto l'esperto. I dati del 2021 inoltre confermano la resilienza del settore, il quale ha recuperato in modo vigoroso le perdite dell'annus horribilis e, quindi, stando a Piermanni, "si può dichiarare che fashion & private equity sono e rimarranno un connubio vincente". Dello stesso parere è Luciano Di Fazio, senior partner di Emintad: "Molti marchi moda dovranno capire come competere in questa nuova era post-Covid. E per questo, a mio avviso, i fondi di private equity possono essere una soluzione". I fondi apportano risorse finanziarie per il piano di sviluppo ma, soprattutto, ragionano in modo diverso e nuovo sul modello di business cercando di farlo evolvere in modo coerente con il contesto di mercato di riferimento.

Peraltro, ha spiegato ancora Pettenò di Pwc, proprio la partnership con investitori finanziari può essere una leva per supportare ed accelerare ambiti processi di quotazione. Uno fra tutti è il caso di Zegna, che tramite una Spac promossa da Investindustrial ha fatto il suo debutto ufficiale alla Borsa di New York lo scorso 20 dicembre. Ed è obiettivo anche della recente operazione di LuisaviaRoma che, tramite il supporto del nuovo socio di minoranza Style capital, punta all'esordio a Piazza Affari. L'ipo sul listino milanese era stata tentata in passato anche da Betty blue (che controlla Elisabetta Franchi, ndr) con Spactiv ed abbandonata a causa dell'esplosione dell'emergenza sanitaria. "Per quanto riguarda le operazioni future, Armani è sicuramente la preda più ambita mentre Otb di Renzo Rosso ha già annunciato l'ingresso in Borsa nel 2024", ha concluso l'analista.

red/ann

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January 04, 2022 02:28 ET (07:28 GMT)