Namibia Critical Metals Inc. annuncia i risultati della sua Valutazione Economica Preliminare ("PEA") per il Progetto Lofdal Heavy Rare Earth "2B-4" ("Lofdal" o il "Progetto") in Namibia. Questo PEA mira a una produzione annua di esercizio e di impianto significativamente più grande, pari a 2 milioni di tonnellate all'anno, e a una vita mineraria più lunga rispetto al PEA storico del 2014, estraendo da due sottodepositi, ossia "Pit 2B" e "Pit 4". Inoltre, il foglio di flusso di lavorazione è stato semplificato con una flottazione diretta del materiale di estrazione e ampliato per includere un'unità idrometallurgica che produce un ossido misto di terre rare >98% come prodotto finale, anziché un concentrato di xenotime.

Il deposito di Lofdal ha il potenziale per una produzione significativa di disprosio e terbio, due degli elementi di terre rare pesanti più preziosi. Il Progetto viene sviluppato in joint venture con Japan Oil, Gas and Metals National Corporation ("JOGMEC"), con l'obiettivo di una fornitura sostenibile e a lungo termine di terre rare pesanti al Giappone. Il deposito di terre rare pesanti di Lofdal rappresenta una mineralizzazione di elementi di terre rare pesanti (HREE) su scala distrettuale (20 km x 10 km) in zone di alterazione idrotermale subvulcanica.

Mentre le zone ad alto grado (>0,2% HREE) si trovano localmente, la maggior parte del giacimento assomiglia a zone larghe decine di metri e lunghe chilometri di mineralizzazione HREE a basso grado, con un grado medio di circa 0,1% HREE. Al fine di sviluppare il progetto Lofdal in un produttore a lungo termine di HREE, la Società ha focalizzato il recente lavoro di test di lavorazione su tecnologie efficienti dal punto di vista dei costi per migliorare il materiale di grado inferiore, con l'obiettivo di ottenere effetti di economia di scala in una potenziale operazione mineraria su larga scala. La Società ha estratto un totale di 34.500 tonnellate di materiale mineralizzato da un pozzo iniziale nel deposito centrale dell'Area 4 nell'ottobre 2021 (comunicato stampa del 29 novembre 2021).

Un campione di 500 tonnellate è stato prelevato dalla zona mineralizzata a una profondità compresa tra 12 e 15 metri, al fine di minimizzare gli effetti dell'ossidazione legata alla superficie. Il materiale è stato miscelato per fornire campioni omogeneizzati rappresentativi del deposito più ampio, con un grado di circa 0,187% di TREO per il lavoro di test sui campioni in massa.