Il sondaggio di martedì della National Australia Bank Ltd (NAB) ha mostrato che il suo indice delle condizioni commerciali è salito di 6 punti a +20 a luglio, ben al di sopra della sua media di lungo periodo.

La misura della fiducia è rimbalzata di 5 punti a +7, invertendo il calo di giugno e lasciandola appena al di sopra della media di lungo periodo.

"La forza delle condizioni è rimasta ampia in tutti gli Stati e i settori, con una notevole ripresa nel settore delle costruzioni", ha dichiarato Alan Oster, capo economista del gruppo NAB.

"Nel complesso, l'indagine suggerisce che, nonostante i venti contrari dell'economia globale e nazionale, la domanda è rimasta forte - e la pressione inflazionistica continua a crescere, suggerendo che l'inflazione deve ancora raggiungere il picco".

La misura dei costi di acquisto del sondaggio è salita ad un livello record del 5,4%, mentre il costo del lavoro è aumentato del 4,6% ad un ritmo trimestrale. La crescita dei prezzi al dettaglio è salita al 3,3%, con i prezzi dei prodotti in aumento del 2,7%.

L'impennata dell'inflazione ha portato la Reserve Bank of Australia (RBA) ad effettuare quattro rialzi dall'inizio di maggio, aumentando i tassi di 175 punti base all'1,85% e mettendo in guardia da ulteriori rialzi.

I mercati propendono per altri 50 punti base a settembre e per tassi fino al 3,25% entro la fine dell'anno.

Questa prospettiva da falco ha inasprito l'umore dei consumatori, con due sondaggi pubblicati martedì che hanno mostrato un forte calo della fiducia e un forte pessimismo sulle prospettive economiche.

Tuttavia, il sondaggio di NAB continua a mostrare la resistenza della domanda effettiva, con la sua misura delle vendite che è balzata di 8 punti a un massimo storico di +27 a luglio.

La redditività è salita di 4 punti a +17 e l'indice di occupazione ha guadagnato 6 punti a +17, una lettura forte che ha suggerito che il tasso di disoccupazione potrebbe scendere ulteriormente, essendo già sceso al minimo da 48 anni del 3,5%.

Le aziende sembravano anche funzionare a pieno ritmo, con un'impennata dell'utilizzo della capacità produttiva che ha raggiunto il record dell'86,7%, dall'84,9% di giugno.