Nestlé: aumenterà i prezzi nel 2023, ma "in modo responsabile"
04 ottobre 2022 alle 10:33
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ZURIGO (awp/ats) - Nestlé continuerà ad aumentare i prezzi nel 2023, ma non sarà in grado di compensare tutti gli aumenti dei costi: lo afferma il presidente della direzione Mark Schneider in un'intervista concessa a Themarket.ch, un portale per investitori.
"Quello che posso dire con certezza è che continueremo ad aumentare i prezzi in modo responsabile", afferma il Ceo. "Dobbiamo decidere, per categoria e per paese, fino a che punto possiamo spingerci". Di fronte a una "recessione abbastanza probabile in Europa e negli Stati Uniti" le incertezze rimangono però elevate, in particolare in relazione all'impatto dei costi energetici sulle famiglie.
Secondo Schneider le crisi precedenti hanno mostrato che i prodotti di basso costo e quelli di alta gamma "si comportano meglio in una recessione", mentre a soffrire del calo del potere d'acquisto dei consumatori sono soprattutto gli articoli di fascia media. Il manager con nazionalità tedesca e americana non vuole comunque parlare "automaticamente" di prospettive fosche per questa categoria: "Dobbiamo semplicemente adattare il marketing e lavorare con promozioni mirate".
Per quanto concerne gli aumenti salariali il 57enne nota delle differenze tra un mercato e l'altro. Ad esempio la Svizzera registra un'inflazione più elevata del solito, ma di gran lunga inferiore a quella dei paesi vicini. Vi sono anche differenze tra Europa e Stati Uniti, ma pure a livello di singole funzioni. "Il rincaro salariale è molto elevato nei settori manifatturiero e della distribuzione negli Stati Uniti", fa notare il dirigente con studi all'HSG di San Gallo e alla Harvard Business School.
Nestlé sta anche ancora valutando nuove acquisizioni, in particolare nei settori del caffè, dell'alimentazione animale e della nutrizione (Health Science). Schneider vede "maggiori opportunità nel settore delle acquisizioni di piccole e medie dimensioni".
Nestlé S.A. è il gruppo agroalimentare leader a livello mondiale. Le vendite nette sono suddivise per categoria di prodotti come segue: - bevande in polvere e liquide (26,7%): caffè solubile (marchi Nescafé e Starbucks), caffè in capsule (Nespresso), bevande al cioccolato (Nesquik, Milo, ecc.), bevande al tè (Nestea), ecc; - alimenti per animali domestici (20,3%): marchi come Purina, Friskies, Felix, ecc; - prodotti farmaceutici, nutrizione e benessere (16,4%): integratori alimentari (marchi Resource, Boost, Nutren, Optifast, Peptamen, ecc.), prodotti per la nutrizione infantile e materna (NAN, illuma, Cerelac, Nido, Gerber), bevande chetogeniche (BrainXpert), (Nesquick, Fitness, Cheerios, Lion, ecc.), ecc; - piatti pronti e prodotti di condimento (12,5%): piatti surgelati e refrigerati (marchi Lean Cuisine, Hot Pockets e Stouffer's), zuppe (Maggi), ecc; - latticini e gelati (11,8%): latte in polvere, latte condensato zuccherato, dessert a base di yogurt e creme, gelati (marchi Nido, Nesvita, Carnation, La Laitière, Coffee Mate, Nestlé Ice Cream, Dreyers, Häagen-Dazs, Extrême, ecc;) - cioccolatini, dolci e biscotti (8,7%): Kit Kat, Smarties, Cailler, Terrafertil, ecc; - acque in bottiglia (3,6%): marchi Nestlé Pure Life, Vittel, Perrier, S. Pellegrino, ecc. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Svizzera (1,2%), Francia (3,8%), Regno Unito (3,8%), Germania (2,4%), Europa (12,8%), Stati Uniti e Canada (35%), Cina (5,9%), Asia e Oceania (21,4%) e America Latina (13,7%).