ZURIGO (awp/ats) - Nestlé continuerà ad aumentare i prezzi nel 2023, ma non sarà in grado di compensare tutti gli aumenti dei costi: lo afferma il presidente della direzione Mark Schneider in un'intervista concessa a Themarket.ch, un portale per investitori.

"Quello che posso dire con certezza è che continueremo ad aumentare i prezzi in modo responsabile", afferma il Ceo. "Dobbiamo decidere, per categoria e per paese, fino a che punto possiamo spingerci". Di fronte a una "recessione abbastanza probabile in Europa e negli Stati Uniti" le incertezze rimangono però elevate, in particolare in relazione all'impatto dei costi energetici sulle famiglie.

Secondo Schneider le crisi precedenti hanno mostrato che i prodotti di basso costo e quelli di alta gamma "si comportano meglio in una recessione", mentre a soffrire del calo del potere d'acquisto dei consumatori sono soprattutto gli articoli di fascia media. Il manager con nazionalità tedesca e americana non vuole comunque parlare "automaticamente" di prospettive fosche per questa categoria: "Dobbiamo semplicemente adattare il marketing e lavorare con promozioni mirate".

Per quanto concerne gli aumenti salariali il 57enne nota delle differenze tra un mercato e l'altro. Ad esempio la Svizzera registra un'inflazione più elevata del solito, ma di gran lunga inferiore a quella dei paesi vicini. Vi sono anche differenze tra Europa e Stati Uniti, ma pure a livello di singole funzioni. "Il rincaro salariale è molto elevato nei settori manifatturiero e della distribuzione negli Stati Uniti", fa notare il dirigente con studi all'HSG di San Gallo e alla Harvard Business School.

Nestlé sta anche ancora valutando nuove acquisizioni, in particolare nei settori del caffè, dell'alimentazione animale e della nutrizione (Health Science). Schneider vede "maggiori opportunità nel settore delle acquisizioni di piccole e medie dimensioni".