(Alliance News) - Nusco Spa ha comunicato che, il 19 dicembre, la Corte di Appello di Napoli ha rilasciato la sentenza nei confornti di Mario Felice Nusco e Luigi Nusco per i reati di dichiarazione infedele.

I due erano accusati di aver omesso, in qualità di sostituto d'imposta, il versamento all'erario dei contributi previsti per legge per gli anni dal 2012 al 2014.

La Corte di Appello, rivedendo la sentenza di primo grado del Tribunale di Nola, ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Mario Felice Nusco per intervenuta prescrizione e, per l'effetto, ha revocato la confisca disposta nei suoi confronti e la restituzione immediata dei beni a lui riconducibili eventualmente ancora in sequestro.

Ancora, ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Luigi Nusco, per intervenuta prescrizione dei reati di dichiarazione infedele e ha rideterminato la pena inflitta a Luigi Nusco in anni uno e otto mesi di reclusione, con concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena revocando la confisca disposta nei suoi confronti e nei confronti della società, disponendo la restituzione immediata di tutti i beni a lui riconducibili eventualmente ancora in sequestro.

Il difensore dei Fusco, Angelo Pignatelli, ha preannunciato il ricorso in Cassazione per Luigi Nusco.

Il titolo di Nusco è in rialzo dello 0,9% a EUR1,19 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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